Campi a Salbertand!

Campi a Salbertand!

19 Aprile 2023 Off Di apisani

Aspetta, aspetta! Lo so che non si scrive così Salbertrand, ma c’è un motivo se è scritto così e adesso te lo spiegherò. Bisogna, però, partire dall’inizio. Qui al Maux è tradizione che le classi prime nelle prime settimane di scuola si rechino per un campo di qualche giorno nella casa che le FMA hanno a Salbertrand, per cercare di creare delle relazioni fra gli studenti e per spiegare come approcciarsi al liceo.

Così, nel settembre del 2018, abbiamo preso il treno a Porta Nuova e siamo partiti alla volta di Salbertrand. Dopo essere arrivati in montagna, visto il mal tempo, siamo saliti a giro con le macchine. Io ero già stato alcune volte in quella casa per via di giornate e campi invernali – solo il campo in montagna che avevo fatto alle medie meriterebbe un articolo a parte per quello che è successo.

Ora, non mi ricordo esattamente che cosa abbiamo fatto di preciso nel 2018, ma non posso sicuramente dimenticarmi del gioco che facemmo una sera di quel campo: era una caccia al tesoro, in cui dovevamo ritrovare Mago Merlino (il preside) che era stato rapito dalle streghe cattive. Quel gioco non l’ho vinto, ma posso assicurare che il divertimento c’è stato.

L’ultimo giorno di qualunque campo che sia serio prevede un momento di condivisione per tirare le fila su quello che si è fatto, solitamente scrivendo su dei cartelloni. Qui, è nata la leggenda di Salbertand; infatti, solo dopo che eravamo tornati a scuola ci siamo accorti che avevamo sbagliato a scrivere Salbertrand e da lì ogni volta che ci dobbiamo riferire a quel paese la chiamiamo così.

In quarta liceo, poi, per cercare di ritornare alla realtà dopo i due anni di DAD, siamo tornati a Salbertrand, dove, ovviamente, non ci è stato spiegato il metodo di studio, bensì l’esame di maturità.

Salbertrand, però, non l’ho vissuta solo da animato, ma anche da animatore per ben due volte; la prima è stata in seconda liceo, quando la scuola ci chiese di animare i ragazzi di prima media. La seconda, invece, l’ho vissuta proprio quest’anno e mi sono divertito più di quanto lo fossi stato da animato. Per quanto ovviamente mi spettassero più responsabilità, non le ho proprio sentite, anche perché c’è molto meno scarto di età tra me e uno di prima liceo rispetto a uno studente delle medie. Inoltre, dal momento che veniamo tutti al Maux, mi sono fatto dei nuovi amici, oltre ad essere diventato un punto di riferimento per loro.

Particolarmente speciale è stata l’ultima notte, che mi porterò per sempre nel cuore, in cui abbiamo giocato a una sorta di 4 basi ma con gli star light (per capirci, i braccialetti che si illuminano). Dopo esserci divertiti, ci siamo poi seduti a vedere le stelle, che quella sera si vedevano benissimo come potete vedere in foto.

Ma la mia avventura a Salbertrand non è finita qui, dato che il 9 giugno siamo nuovamente partiti alla volta della oramai indimenticabile casa delle suore per una tre giorni di studio “matto e disperatissimo”, per citare Leopardi, in vista della Maturità. È stato molto importante per me, sia a livello scolastico, sia in ambito relazionale, perché ho avuto l’ultima possibilità di trascorrere con i miei compagni un’esperienza per stare insieme fuori dalle mura del Maux prima di andare all’Università. Abbiamo così cementificato ancora di più l’amicizia nata in questi 5 anni insieme, che mi porterò per sempre nel cuore.

Follow me!