Month: May 2023

Chi sono io?

Mi chiamo Sara Faletto, frequento il liceo delle scienze umane all’Istituto Maria Ausilitrice di Torino. Mi piace andare a scuola e studiare perché penso che la mia vita sarebbe vuota se non avessi delle conoscenze in qualunque ambito della vita. Ho una passione maggiore verso 

Un’occasione di riscoperta del mondo e delle persone: gita scolastica a Parigi

Quest’anno nel mese di marzo ci è stata data una grandissima opportunità per unirci di più ai compagni di classe e scoprire un posto che personalmente non avevo mai visto: Parigi.  La gita è durata tre giorni nell’ultima settimana di marzo. Sono stati dei giorni 

Corso di primo soccorso

A gennaio il prof. Tonus di scienze motorie e sportive ha proposto alle classi quinte il corso di primo soccorso. 

C’è stata una prima parte teorica dove gli operatori della croce rossa ci hanno fatto un’introduzione in cui dicevano che il motivo di morte principale era la morte cardiaca improvvisa in cui il battito cardiaco si interrompe e causa la morte. 

Inoltre le malattie cardiovascolari sono per il 41% la motivazione dei decessi dell’anno scorso. Il cuore è una pompa elettromeccanica che spinge il sangue nel corpo, dai tessuti fino al cervello tramite impulsi elettrici: se questo non arriva il sistema si ferma. 

I sintomi principali di un infarto sono dolore o senso di oppressione al centro del torace o alle spalle, collo, mandibola, parte superiore dell’addome in corrispondenza dello stomaco. 

Le cause esterne possono essere intossicazioni, ictus cerebrale, traumi e elettricità i quali interrompono il collegamento tra il sistema nervoso e il cuore che di conseguenza non pompa più. 

Le conseguenze sono mancanza di ossigeno nei tessuti, il cuore e l’encefalo subiscono danni irreversibili dopo 5-10 minuti di autoprotezione. 

Gli operatori ci hanno poi spiegato la catena di sopravvivenza ovvero come bisogna procedere per salvare la vita a qualcuno che sta avendo un arresto cardiaco. 

Innanzitutto bisogna vedere se la situazione circostante è sicura in modo tale che eventualmente il soccorritore non si faccia investire, quindi se non lo è spostare la persona in un posto sicuro; poi bisogna allontanare le persone care se sono spaventate dall’accaduto.

Poi bisogna scuotere la persona per verificare se è cosciente e ppoi controllare il petto se per 10 secondi si alza e si abbassa in modo tale da vedere se la persona respira. 

Se la persona non respira bisogna chiedere a qualcuno o personalmente allertare i soccorsi al numero 112 poiché è il numero unico di emergenze, prima c’erano il 112 e il 118 separati. Durante la chiamata bisogna dire o far dire che c’è una persona incosciente che non respira e farsi procurare o un defibrillatore. 

Poi bisogna cominciare a svolgere il sostegno del circolo e del respiro facendo il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca fino a quando non arriva o il defibrillatore o i soccorsi o entrambi. La frequenza delle compressioni toraciche e della respirazione bocca a bocca deve essere di 30 compressioni e 2 respirazioni. 

Per effettuare una buona compressione toracica bisogna scoprire il petto, individuare lo sterno, incrociare le dita e svolgere il movimento attraverso i glutei e i lombari. 

Se arriva solo il defibrillatore bisogna accenderlo e ascoltare le istruzioni vocali che dà che sono posizionare il defibrillatore posizionando gli elettrodi sotto la clavicola destra e sul fianco sinistro. Avviene poi l’analisi del battito da parte del defibrillatore e bisogna far allontanare in quel momento le persone attorno. Dopo la scansione dirà se la scarica è consigliata o no. Se non consigliata continuare il massaggio cardiaco. Ogni due minuti il defibrillatore effettua la scansione in tal momento mi allontano e poi riprendo se dice scarica non consigliata. 

Quando la scarica è consigliata lascio che scarichi senza toccare il paziente e poi riprendo con le pressioni, dopo due minuti il defibrillatore dice che scarica e poi tocca di nuovo al soccorritore. Questo fino a quando non arrivano i soccorsi. 

La manovra può essere rischiosa fisicamnete per il paziente poiché potrebbero rompersi le costole però l’importante è riportare in vita la persona poiché le costole si possono sistemare. 

L’operazione non è obbligatoria per chi ha un certificato di primo soccorso poiché bisogna essere sicuri di volerla fare. 

Se il paziente si riprende bisogna guardare il petto se respira per 10 secondi. se respira si può interrompere il sostegno circolo respiro altrimenti bisogna continuarlo fino all’arrivo dei soccorsi. 

Si può fare cambio con una persona che è con noi poiché è un’operazione molto faticosa fisicamente. 

All’arrivo dei soccorsi possono procedere loro. 

Il procedimento cambia per i bambini. Innazitutto le cause possono essere per ostruzione delle vie aeree, patologie polmonari, traumi ed elettricità. 

Per gli infanti quindi con un’età compresa tra 1 mese e 1 anno e il bambino con età compresa tra gli 1 e i 10 anni cambiano i procedimenti. 

Le prime due fasi sono uguali agli adulti quindi valutare la sicurezza del luogo e della persona. 

Successivamente bisogna tranquillizzare la madre poiché si può spaventare facilmente soprattutto se il bambino è neonato. 

Poi bisogna svolgere le cinque ventilazoni di soccorso per vedere se c’è ostruzione delle vie aeree. 

Poi bisogna chiamare il 112. 

Da qui conmincia la differenza di trattamento per infante e bambino

L’infante va messo in posizione neutra e per il bambino bisogna portare indietro la testa. 

La frequenza compressione-respirazione è sempre di 15 compressioni e 2 respirazioni. 

Bisogna far portare il defibrillatore pediatrico se ci troviamo davanti a un infante però se non ci sono le piastre non lo uso. Invece per i bambini va bene il defibrillatore di base. 

La respirazione bocca a bocca deve essere svolta respirando normalmente, tenere posizione neutra o con la testa indietro in base se è un infante o un bambino, creando aderenza con le proprie labbra, soffiare aria nell’organismo guardando il petto. 

La superficie di intervento deve essere alta o a terra per il lattante e per il bambino va ene qualunque superficie. 

C’è infine un terzo caso quello di soffocamento il quale è molto raro, potenzialmente trattabile e può essere causa di morte accidentale. 

Ne possono essere soggetti i bambini che mettono le cose in bocca, gli adulti per una disattenzione durante i pasti e anziani con patologie, potesi o cedimento di tessuti. 

I sintomi si presentano quando la persona non parla, non tossisce e non respira e porta le mani alla gola. 

In questo caso bisogna dare 5 colpi alla schiena in mezzo alle scapole. 

Poi si svolge la manovra di Heimlich ovvero si mette a gamba in mezzo alle sue per poter farlo appoggiare in modo che non si faccia male, individuare dove finisce la cassa toracica e dove comincia la pancia, posizionare il pugno e sopra l’altra mano e spingo verso l’interno e verso l’alto. Così facendo comprimo il diaframma e di conseguenza i polmoni e il corpo estraneo se la manovra èefficace viene buttato fuori. La manovra va svolta fin quando la persona è in piedi o fin quando il corpo estraneo non viene espulso. Se la persona cade a terra lo tratto come una oersona incosciente che non respira. 

Queste tecniche le abbiamo provate uno per uno durante il corso ed è stato molto istruttivo. 

Penso che sia stato molto utile svolgere questo corso poiché il problema che ci hanno riportato gli operatori è quello che non c’è sufficiente presenza di medici e quindi di ambulanze per poter aiutare ogni persona a cui viene un infarto, di conseguenza si cerca di formare anche persone non laureate in medicina per poter far si che meno persone muoiano di infarto. 

La CAA e il quaderno per la scuola primaria

La CAA è un acronimo che significa comunicazione aumentativa alternativa ed un modo che permette alle persone autistiche, oppure straniere, oppure con disturbi relazionali di comunicare con le altre persone. La CAA consiste nell’uso delle patch ovvero delle figure che si trovano sul sito arasaac 

Route invernale 2023- Centro migranti Messi di Oulx 

Frequento il gruppo scout San Francesco-Mathi dalla quinta elementare. Lo scoutismo è diviso in diverse parti in base alla fascia d’età in cui sei.Dalla prima alla quinta primaria si può essere inserito nel branco, in cui il gioco in natura ha un valore fondamentale per 

Human Youngle

Human Youngle è un servizio d’ascolto tra pari che si realizza completamente online, attraverso i social network (Facebook, Instagram). È in corso di sviluppo anche una web app dedicata, di modo che anche chi non utilizza i social network possa comunque mettersi in contatto con i Peer. La web app inoltre raggrupperà tutte le realtà territoriali aderenti al progetto Youngle, che attualmente è presente in 10 diverse regioni italiane.
L’esperienza è stata sviluppata quasi completamente online a parte un paio di incontri di formazione che sono stati svolti in presenza, per la pandemia. 

E’ stata suddivisa in due parti, la prima di incontri di formazione sulla comunicazione via chat su come far sentire a proprio agio l’utente.

Erano delle videolezione in orario extrascolastico, il formatore Matteo Defedele cercava di rendere interessante un argomento molto teorico che se spiegato male poteva essere molto più noioso. L’interazione era un po’ assente essendo online e non conoscendo personalmente il formatore. 

Da questa parte ho imparato come dire qualcosa in un modo più gentile poiché normalmente sono una persona molto diretta e questo spesso è fraintendibile. 

La seconda parte dell’esperienza era dedicata a scrivere con gli utenti. Avevamo degli orari pomeridiani o serali in cui rispondevamo a chi scriveva nell’app o sul profilo Instagram. 

Mi sono scritta con diverse persone e l’ho trovato utile per essere un punto di riferimento verso qualcuno che non mi conosce. 

Come esperienza nei tre anni non è stata la mia preferita poiché è mancato il rapporto umano di persona ma per cause di forza maggiore imprevedibili e non risolvibili in prima persona. 

Una biblioteca per tutti: progetto della professoressa Federica Calabrese

La CAA è un acronimo che significa comunicazione aumentativa alternativa ed un modo che permette alle persone autistiche, oppure straniere, oppure con disturbi relazionali di comunicare con le altre persone. La CAA consiste nell’uso delle patch ovvero delle figure che si trovano sul sito arasaac 

Progetto Conexus

Durante la quarta alla nostra classe (5A) insieme alla 5B è stato proposto un progetto di cura dell’ambiente in relazione al cambiamento della città.  Durante il primo incontro l’organizzazione Torino Urban lab ci ha presentato diversi progetti di riqualificazione urbana tra cui quello del quartiere 

Tirocinio scuola secondaria di primo grado

L’esperienza vissuta nella scuola primaria di affiancamento professionale è stata riproposta nella scuola secondaria di primo grado.
Notai dalla prima volta delle differenze molto evidenti con l’esperienza nella scuola primaria: l’approccio con le insegnanti non era di supporto alle nostre attività ma di semplice osservazione. Inoltre la relazione che si crea con i ragazzi è inevitabilmente diversa poiché sono più grandi, le esigenze sono differenti, non hanno bisogno di un aiuto nello svolgimento degli esercizi assegnati loro dal docente dato il loro comportamento più maturo e indipendente. Nonostante questo abbiamo avuto modo tutte e tre di poter dare una mano a chi aveva delle difficoltà certificate come un DSA. 

La prima volta sono stata assegnata ad una classe differente per motivi di assenze. Osservai che le insegnanti si rapportavano con i ragazzi in modo molto denigratorio nei loro confronti, le domande dei ragazzi non venivano accolte normalmente ma commentate e giudicate come mancanza di rispetto dell’insegnante poiché “l’argomento era stato già spiegato in precedenza molte volte”. 

Mi ha fatto ricordare la mia esperienza nella scuola secondaria di primo grado e non mi piaceva per niente come esperienza. La nostra insegnante professoressa Calabrese successivamente a questo incontro ci ha parlato e ci ha spiegato di viverla in maniera critica ovvero di pensare che con questa esperienza abbiamo capito che non faremo mai il lavoro dell’insegnante alla scuola secondaria di primo grado. 

La seconda volta ho cambiato classe poiché c’erano tutti i partecipanti al tirocinio. Fortunatamente è stato più sereno lo svolgimento di questa volta infatti ho trovato fin da subito che cosa fare, ho aiutato per entrambe le ore un ragazzo DSA prima con la forma attiva e passiva dei verbi nell’analisi grammaticale e nella seconda ora in degli esercizi delle parti del corpo in inglese. Mi sono sentita molto utile nell’aiutarlo e lui è stato molto gentile e ha accettato che io lo aiutassi. 

L’ultima volta abbiamo proposto alla classe un’attività sulla musica dove dividevamo la classe in tre gruppi, spiegavamo loro le diverse parti di una canzone, poi facevamo ascoltare e davamo il testo di una canzone ad ogni gruppo, in questo caso Enemy degli Imagine dragon e loro avevano una parte evidenziata da tradurre in gruppo. L’attività è stata accolta dai ragazzi con molto entusiasmo e rispetto nei nostri confronti, c’erano ragazzi che partecipavano più attivamente chi invece che era più timido che ascoltava gli altri parlare.
Alla fine i ragazzi erano contenti e hanno deciso di cantare la canzone tradotta un gruppo alla volta, questa parte di attività non era stata programmata perché noi tirocinanti pensavamo data l’età che non accettassero invece l’hanno fatto con molta allegria e sono stata molto contenta. 

Alla fine abbiamo fatto ascoltare una traduzione cantata da un video di You tube e abbiamo fatto ragionare loro quanto sia importante cambiare delle canzoni usando dei sinonimi per mantenere lo stesso ritmo della canzone originale in inglese. 

Infine i ragazzi ci hanno applaudito e salutato con molta gentilezza. 

Questa esperienza mi ha fatto capire che è molto difficile gestire ragazzi dell’età della scuola secondaria di primo grado. Ho trovato molto più semplice gestire i bambini della primaria e anche creare una relazione con loro. 

Il tirocinio alla scuola primaria dell’Istituto Maria Ausiliatrice

Durante quest’ultimo anno scolastico la professoressa Calabrese ha creato un’occasione molto formativa per il nostro possibile futuro lavorativo: abbiamo  svolto un affiancamento professionale dell’insegnante e dei bambini nella scuola primaria del nostro istituto (Maria Ausiliatrice).  Da settembre la professoressa ha cominciato a formare la nostra