Progetto Conexus

Durante la quarta alla nostra classe (5A) insieme alla 5B è stato proposto un progetto di cura dell’ambiente in relazione al cambiamento della città.
Durante il primo incontro l’organizzazione Torino Urban lab ci ha presentato diversi progetti di riqualificazione urbana tra cui quello del quartiere di Valdocco.
Questo progetto consiste nell’inserimento di maggiori spazi verdi e piante all’interno del quartiere di Valdocco per migliorare la qualità dell’aria, per poter permettere anche a chi abita a Torino di avere più parchi in cui respirare aria più pulita.
Solitamente le formatrici del progetto facevano degli incontri di spiegazione in presenza e in contemporanea ci davano dei compiti da svolgere a casa.
Il primo assegnatoci è stato quello di scegliere due progetti dal sito https://visitul.it/ . I due progetti che mi sono sembrati interessanti sono la Corona verde perché ha sia degli impatti sociali come migliorare la vita delle persone che vivono a Torino e anche per riqualificare l’area metropolitana torinese e Torino verso rifiuti zero perché ha un impatto quasi immediato sul quotidiano dato che si va a intervenire sulla raccolta differenziata ovvero una pratica che quasi tutte le persone svolgono quotidianamente.
Successivamente ci è stato proposto dalle formatrici la creazione di un progetto simile a quello di Conexus da proporre ai bambini della scuola dell’infanzia del nostro istituto.
Inizialmente abbiamo scritto un file in cui ci presentavamo e dicevamo che esperienze avevamo nella creazione di progetti educativi.
In questo compito ho detto che nella mia vita sono sempre stata a contatto con le altre persone, mi è sempre piaciuto soprattutto in ambito didattico e scolastico.
Ho preso parte poche volte in maniera pratica alla realizzazione di percorsi tematici per varie fasce di età, però ne ho organizzate.
Un esempio che mi viene in mente è l’organizzazione degli open day per le terze medie cosicché scegliessero l’indirizzo delle scienze umane. Avevamo come indirizzo allestito degli stand per far svolgere delle attività relative alle varie materie delle scienze umane quindi pedagogia, psicologia, sociologia e antropologia. E inoltre abbiamo organizzato come classe un’attività di latino basandoci su delle parole o frasi che si utilizzano nel linguaggio quotidiano come mea culpa. Purtroppo però non ho preso parte alla realizzazione di queste attività.
Durante il biennio come classe abbiamo preparato un questionario di psicologia da somministrare alle altre classi del nostro istituto. Erano domande per vedere che idea avessero le persone che non studiano questa materia su di essa.
In generale riesco a proporre idee, prendere appunti durante la realizzazione del progetto e trovare particolari migliorabili durante la realizzazione di questi progetti.
Non sono molto abile ad utilizzare le tecnologie per produrre i prodotti finali però riesco a scrivere bene e quindi a creare il contenuto.
Mi piacerebbe replicare l’esperienza del questionario perché l’ho trovata molto formativa per imparare a fare domande con una buona forma e poi per interfacciarmi con un’esperienza nuova ovvero quello di somministrare dei questionari a delle persone che non conosco.
Il progetto che dovevamo creare sarebbe stato da svolgere in un contesto naturale quindi per questo motivo abbiamo elencato i pro e i contro di vivere in campagna e di vivere in città e io ho individuato come pro della campagna aria pulita, maggior presenza della natura come prati e parchi, conseguente maggior produzione di ossigeno. Come contro invece ho trovato la lontananza dalla “comodità” come supermercato, centir commerciali e negozi forniti; la difficoltà di raggiungimento della città senza i mezzi senza l’automobile e inoltre che ci sono pochi mezzi pubblici che collegano la campagna con la città.
Come pro della città la presenza frequente di pullman, maggior numero di negozi e più facilmente raggiungibili e più possibilità lavorative.
Di contro per la città invece ci sono l’aria inquinata dalla CO2, più rifiuti, le case sono più piccole e affollate.
Infine abbiamo cominciato a produrre il progetto educativo e attraverso diverse modifiche da parte delle formatrici abbiamo raggiunto il prodotto finale.
Titolo: AMBITTA’ (ambiente + città)
La cura dell’ambiente in relazione al cambiamento della città
Referenti del progetto
Gaia Beiso, Miriam Castagneri, Sara Faletto, Silvia Gramaglia, Francesca Lupotti, Federica
Manzon, Chiara Montersino, Emma Paone, Sara Saccenti, Valentina Sordi
premessa
Questo progetto nasce da Urban Lab, un’associazione che fa parte del progetto Europeo di
Conexus il cui obiettivo è promuovere la sostenibilità ambientale urbana con l’utilizzo e la
creazione di aree verdi e il combattere il cambiamento per rendere coscienti le nuove
generazioni dei problemi ambientali.
Torino Urban Lab è un’associazione autonoma che racconta i processi di trasformazione di
Torino e della sua area metropolitana.
Torino Urban Lab nasce nel 2005 col nome di Urban Center Metropolitano grazie a un
accordo tra la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e l’Associazione Torino
Internazionale, sulla base delle indicazioni contenute nel Primo Piano Strategico della Città
(2000). È uno strumento di comunicazione, ricerca e promozione dei temi relativi alla città e
al paesaggio contemporanei, oltre che un luogo di confronto e informazione a disposizione
di cittadini, pubblico esperto e operatori economici.
Torino Urban Lab:
● informa: parla ai cittadini interessati alle trasformazioni urbane accompagnandoli alla
scoperta del territorio torinese, delle sue architetture, dei suoi spazi e dei loro usi,
● approfondisce: offre al pubblico esperto e agli addetti ai lavori la possibilità di
approfondire le politiche, i piani e i progetti di trasformazione urbana guardando
all’esperienza locale e alle buone pratiche internazionali,
● promuove: si rivolge agli operatori interessati a conoscere le strategie di sviluppo urbano e le opportunità di investimento in città.
idea progettuale:
L’idea progettuale è organizzare un gioco con cinque stand all’aperto nel cortile della nostra
scuola, il Maria Ausiliatrice.
inizialmente si introduce l’argomento facendo partecipare anche i bambini (es. con
domande) mettendo al centro una serie di argomenti:
● che cos’è la natura? (fiori, alberi etc.)
● l’essere umano fa parte della natura? (sì, no, non totalmente etc.)
● qual è il rapporto tra la natura e la città?
Indirizzare la discussione attraverso dei fogli a muro (o presentazione nel caso in cui si
svolgesse all’aperto) in cui è rappresentato un’albero nelle diverse stagioni.
Successivamente verranno svolti i giochi legati alla presentazione e al discorso iniziale.
Nel primo gioco ci sono quattro cestini uno per ogni stagione e i bambini sotto forma di
staffetta devono mettere gli alimenti nel cestino della stagione giusta, chi ne indovina di più
vince.
Nel secondo stand verrà svolto il gioco anfora per far interrogare il bambino su quanto siano
importanti gli spazi aperti per giocare.
Nell’ultimo gioco i bambini riceveranno un contenitore di carta, del cotone e un seme di
grano che bisognerà piantare e attendere che cresca prendendosene cura.
destinatari
Bambini della scuola primaria, di età dai sei ai 10 anni; dunque bambini che conoscono il
mondo in modo attivo tramite l’attività concreta
finalità
● responsabilizzazione
● accortezza civica
● consapevolezza del mondo attorno a sé
obiettivi
● Rendere i bambini più consapevoli e coscienti degli spazi verdi nella città
● Rendere i bambini più consapevoli della consegualità delle stagioni
● Permettere ai bambini di osservare la crescita della pianta e il tempo da essa
impiegato per farlo
● Incentivare i bambini al contatto con la natura
tempi di svolgimento
fasi del progetto
stand 1: ci sono quattro cestini uno per ogni stagione e i bambini sotto forma di staffetta
devono mettere gli alimenti nel cestino della stagione giusta, chi ne indovina di più vince.
stand 2: i bambini riceveranno un contenitore di carta, del cotone e un seme di
grano che bisognerà piantare e attendere che cresca prendendosene cura.
stand 3: organizzeremo un’attività di gioco (ad esempio anfora) per far interrogare il
bambino su quanto siano importanti gli spazi aperti per giocare.
stand 4: ci sarà una scenetta simpatica in cui si introduce il tema della raccolta
differenziata, per poi fare un gioco in cui i bambini dovranno decidere in quale contenitore
buttare i rifiuti.
stand 5: ad ogni bambino viene assegnata una squadra con il nome di un mezzo di
trasporto: macchina, autobus, bicicletta.
Dopodiché si racconterà una storia e i bambini inizieranno a muoversi nello spazio
circostante . Ogni volta che nella storia si nomina un mezzo, i membri del gruppo del mezzo
devono fermarsi e ripartire quando la storia continua e alla fine del gioco si farà ragionare i
bambini su chi ha inquinato di più.
metodologie
Abbiamo deciso di utilizzare modalità interattive, come dei giochi, unite a delle spiegazioni
per esporre l’argomento ai bambini supportate da immagini e fogli a muro. Altre metodologie
che utilizziamo per l’apprendimento sono la narrazione di una fiaba e il dibattito.
esito
Con questo progetto vogliamo che i bambini comprendano i valori che sono alla base del
progetto conexus. Inoltre si vuole far capire ai destinatari l’importanza di stare a contatto con
la natura, incentivarli ad appassionarsi sempre di più al verde e fargli conoscere varie
modalità per poterlo vivere come per esempio giocando.
l’esito a cui aspiriamo è una responsabilizzazione dei bambini affinché apprendano che c’è
la necessità di cambiare le cose per vivere in condizioni migliori.