Famiglia

A luglio 2021 mi arrivò la mail dall’agenzia in cui mi avvisarono che mi era stata assegnata la famiglia con cui avrei trascorso la mia esperienza. 

Dopo essermi messa in contatto con loro, aspettai il fatidico 4 settembre, giorno in cui sarei partita per l’esperienza e li avrei conosciuti. Così il 4 settembre 2021 alle 23 arrivai di fronte alla casa con il taxi e dopo aver bussato al campanello, conobbi parte della famiglia dal vero. Jim, il padre, in realtà si chiama Martin ma è sempre stato chiamato con un soprannome perché quando era piccolo, in famiglia, erano in 3 Martin (lui, suo nonno e suo cugino) e allora per distinguerli gli diedero ad ognuno un soprannome e da lì fu chiamato Jim. Lui nacque e visse in Canada fino a 11 anni quando la sua famiglia decise di tornare nel loro paese d’origine, Londra. Nella grande città, chiamata anche “The Big Smoke” (il grande fumo), Jim incontrò quella che è sua moglie, Petrina, lei era un insegnante oramai già in pensione, che però quasi tutti i giorni andava dai nipoti ad aiutarli a studiare. Jim e Petrina hanno due figlie e fino al 2011 hanno vissuto a Londra poi, quando una delle figlie si trasferì a Bexhill e si sposò, si trasferirono anche loro. 

Le due figlie sono ormai grandi e lavorano, e a loro volta hanno quattro figli la più grande e una figlia la più piccola. Ho avuto il piacere di conoscerle ad una cena di famiglia, parlammo molto e scoprii anche che una di loro lavorava in un negozietto nel paese accanto, così spesso andai a trovarla. I nipoti piccoli invece furono quelli con cui passai moltissimo tempo, mentre quelli più grandi, di 18 e 20 anni li conobbi alla cena ma non trascorsi molto tempo con loro. 

I piccolini si chiamano Lucas, Elizabeth (chiamata anche Beth) e Oliver. Loro 3 ogni mercoledì e venerdì venivano a mangiare a casa dei nonni, nonché dove c’ero io, per questo passammo molto tempo insieme, giocavamo spesso ai Lego, ma anche a costruire fortini con coperte e dei “mattoncini” in spugna. Lucas ha 10 anni ed è un ottimo chef, ama cucinare assieme alla nonna ma anche imparare nuove ricette, infatti appena ebbe l’occasione si fece insegnare da me come fare la pasta con le polpette e così una sera la cucinammo e da lì quasi tutti i venerdì la cucinava lui. Con Beth, che ha 5 anni, un giorno andai al “Wildwood Trust” un parco dove sono presenti in recinti naturali, oltre 200 animali britannici come orsi, lupi, lontre, volpi, cervi, cavalli selvaggi, linci, castori, bisonti, scoiattoli, renne e molti altri. Tutto il parco è composto da sentieri tortuosi che attraversano un antico bosco britannico. Questo parco si dedica a salvare la fauna selvatica più minacciata della Gran Bretagna. Ci portarono Jim e Petrina e dopo aver fatto il giro completo andammo a mangiare pranzo nel ristorante che era presente, e successivamente, trovandosi vicino a Canterbury, andammo a fare un giro nella città. Mentre con Oliver, di 8 anni, costruii moltissimi lego da collezione.  

Assieme a me nella casa di Jim e Petrina c’era anche Marie, un ragazzo che veniva dalla Slovacchia, e faceva la mia stessa esperienza di exchange student. A differenza mia lui era più introverso e passammo meno tempo insieme, però quando facevamo colazione o cena assieme parlavamo sempre, e spesso la domenica cucinavo il pranzo anche a lui. 

I momenti trascorsi con la famiglia non li dimenticherò mai, gli sarò sempre grata perché mi hanno fatto sentire a casa fin da subito seppur fossimo sconosciuti. Tutt’oggi siamo in contatto e non vedo l’ora di rivederli.