PCTO CONEXUS

PRESENTAZIONE DEL LAVORO


Foto credit: urbanlabtorino.it

Alle scuole del nostro quartiere, non che il quartiere Valdocco, è stato proposto il progetto “Valdocco Vivibile” presentato e progettato da Urban Lab e la Città di Torino, partner partner del progetto europeo CONEXUS, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon 2020. Il lavoro proposto è indirizzato a promuovere una cultura europea della sostenibilità ambientale attraverso soluzioni basate o ispirate alla natura. Questo fu proposto per affrontare le sfide del cambiamento climatico e per migliorare la resilienza delle nostre città. 

IL NOSTRO LAVORO


Gli incontri iniziali furono basati sulla presentazione di quello che la mia classe avrebbe dovuto fare, cioè un podcast sui cambiamenti che sarebbero avvenuti nella zona della scuola per rendere la città più ecosostenibile. 

Successivamente alle lezioni di Francesca Berardi, giornalista e autrice di storie audio come il podcast “Populismi”, su come svolgere delle interviste, seguimmo anche quelle dei ragazzi di “RECAP LAB AURORA MECCANICA”, uno studio che progetta e realizza video installazioni e percorsi multimediali per musei e realtà espositive, questi ragazzi ci spiegarono come registrare al meglio le interviste che saremmo dovuti andare a fare. 

Il passo successivo fu quello di dividerci in gruppi all’interno della classe per suddividere anche gli episodi che in totale furono 5, come gli episodi. Il mio gruppo era composto da: me, Letizia, Beatrice Bilancini, Lara Cerruti e Stefano Arduino. 

A noi fu assegnato la terza puntata (“Torino e la mobilità sostenibile: focus sul quartiere Valdocco”) che comprendeva l’argomento del cambiamento climatico nelle città e gli effetti su Torino approfondendo il lavoro svolto dalle compagne della puntata precedente alla nostra. Inoltre il nostro lavoro aveva lo scopo di spiegare cosa sarebbe successo in Corso Ciriè, una via vicino alla nostra scuola, e perché Urban Lab aveva pensato di includere questo corso nel progetto. 

Inoltre per creare dei contenuti inerenti al lavoro che sarebbe stato svolto dall’impresa ci venne proposta l’immagine dell’ipotesi del risultato del progetto.

Foto credit: Urban Lab

INTERVISTE 


Dopo aver compreso chi saremmo andati a intervistare, io e Lara scrivemmo lo script  su cui avremmo dovuto basare il nostro podcast e le interviste, questo venne corretto da Francesca Berardi che inoltre ci diede altri spunti. Dopo aver migliorato il documento il 7 aprile con tutta la classe andammo nello studio di Urban Lab, in Piazza Palazzo di Città, Torino. Lì con l’aiuto di Mariangela Pastorello, l’organizzatrice e tutor del nostro progetto, che aveva organizzato gli incontri con gli alcuni intervistati, iniziammo a registrare le domande fatte dal mio compagno Stefano e le risposte di Maria Teresa Massa. Mentre per le altre interviste decidemmo di farle all’interno del nostro istituto a dei nostri compagni di quinta. Successivamente iniziammo a registrare le singole parti mie e dei miei compagni. 

io e i miei compagni di gruppo nello studio di Urban Lab

CONCLUSIONE DEL LAVORO


Arrivati a maggio iniziammo a editare le parti, questo lavoro lo svolgemmo principalmente io e Beatrice, lei fece la maggior parte del lavoro, ma io contribuì nelle ore non scolastiche dato che il lavoro si trovava sul mio computer.

Dopo averlo editato completamente, io e il mio gruppo, il 25 maggio 2022 andammo nello studio di Aurora Meccanica in Via Principe Tommaso, Torino, per farci aiutare nell’aggiustare gli ultimi dettagli. 

Infine l’1 giugno 2022 andammo con la classe in Via San Pietro in Vincoli, Torino dove trovammo le altre classi delle scuole che avevano aderito al progetto, avevamo un nostro “banchetto” dove potevamo dare informazioni sul nostro lavoro agli studenti che come noi erano lì per presentare il loro progetto o alle persone esterne che erano venute per conoscere i progetti. 

 

LA MIA CONCLUSIONE 


Da questo lavoro ho potuto sviluppare le mie capacità nell’ambito dell’informatica in quanto per produrre l’audio abbiamo usato dei programmi da professionisti, inoltre ho potuto anche sperimentare il lato del lavoro dei giornalisti, per quanto tutte e due intriganti ho preferito quello dell’editor perché preferisco lavorare con l’informatica, ambito che apprendo più velocemente, che lavorare nel processo anteriore, cioè quello delle interviste.