Incontri

6 settembre 2021, primo giorno di scuola inglese. In realtà non era il vero e proprio primo giorno di scuola, non avevo le ore scolastiche di lezione ma avevo due ore al mattino, dalle 10 alle 12, dove incontrare tutti gli altri exchange students che come me erano arrivati lì 2 giorni prima.

Quando arrivai ci divisero in base al cognome e io finii in un gruppo dove conobbi quelle che sarebbero state le figure più importanti per il mio viaggio, alcuni italiani, altri tedeschi, altri svizzeri e anche alcuni francesi, ma i più importanti furono: Lucrezia, Sabrina, Siria e Nicolò (Italiani), Vanessa (tedesca) e Colin (svizzero).

Nelle due ore, principalmente giocammo e successivamente noi 7 più altri ragazzi francesi andammo a mangiare in un ristorante che avevo visto il giorno prima facendo una passeggiata, chiaramente il ristorante era italiano, gestito anche da italiani, e offriva anche preparazioni senza glutine che io apprezzai molto essendo celiaca. 

Quel ristorante/pizzeria diventò per noi un luogo fisso da frequentare i venerdì sera a cena, infatti oramai a fine esperienza i proprietari ci conoscevano talmente bene che quando dovevamo ordinare già sapevano che cosa avremmo preso.
Quello non fu l’unico luogo fisso per noi, infatti dopo il secondo giorno io e Siria che abitavamo a due case di distanza trovammo Costa, un bar, vicino a noi. Quel bar divenne un luogo di ritrovo per studiare o per svagarci prima di scuola ma soprattutto dopo scuola, prima di tornare tutti a casa e finire la nostra giornata con le nostre famiglie ospitanti. 

Al primo giorno di lezione di spagnolo conobbi anche un ragazzo di nome Theo, inglese ma la sua famiglia aveva radici albanesi. Lui aveva imparato l’italiano leggendo libri e colse l’occasione di avermi come compagna di banco per sviluppare il suo parlato. Mano a mano nei mesi diventammo molto amici e ogni pranzo a scuola lo passavamo assieme parlando italiano, inglese e a volte anche lo spagnolo.

Con queste persone, per me speciali, condivisi molti momenti, come per esempio partire ogni sabato o domenica mattina alla scoperta di nuove città o anche solo condividere piccoli momenti insieme nella spiaggia a cantare, mangiare e parlare.

Queste persone sono state importanti per il viaggio anche perché in molti momenti in cui stavamo male fisicamente ma anche mentalmente c’eravamo uno per l’altro, ma sono importanti tutt’ora in quanto con queste persone, seppur sparse per l’Europa, molto spesso mi incontro e passo alcuni giorni con loro.