Prima volta sull’aereo

L’inizio dell’esperienza fu il 4 settembre 2021, ma se vogliamo iniziare dal principio il tutto è nato in una sera di dicembre quando a cena parlando con i miei genitori proposi di fare il viaggio all’estero, sarebbe stata la mia prima esperienza senza mamma e papà. Nei mesi successivi iniziammo a contattare agenzie e nel momento in cui trovai quella che a mio avviso era la migliore mi iscrissi al percorso, la decisione a fine gennaio era stata presa: sarei partita per l’Inghilterra a settembre e avrei trascorso lì 4 mesi. A Luglio, dopo aver scelto la scuola che avrei frequentato, mi arrivò la mail che qualsiasi exchange student aspetta con ansia: mi era stata assegnata una famiglia. Da quel momento il mio sogno aveva preso realmente vita.

Trascorse le vacanze arrivò quel fatidico 4 settembre, l’ansia era inesistente, gli unici sentimenti dentro di me erano due, molto contrastanti: la felicità, sarebbe stato il primo viaggio sola, il primo aereo in tutta la mia vita, nuove conoscenze ed esperienze, e avrei finalmente imparato al meglio la lingua che amo; l’altro sentimento era la tristezza, avrei lasciato per la prima volta nonni, mamma, papà, mio fratello, la mia migliore amica e anche quello che era il mio compagno di vita da 3 anni a quella parte, il mio cane.

Sabato 4 settembre, 16:30, Milano Malpensa, avevo fatto il check-in e avevo imbarcato le valige, l’ultima cosa da fare era salutare tutti e salire sull’aereo. Salutare mamma fu l’ultima cosa che feci prima di entrare ai controlli e raggiungere il gate. 18:30, ora londinese, atterrai all’aeroporto di Gatwick dove mi incontrai con altri due exchange students italiani con i quali presi il taxi che ci stava aspettando fuori. Successivamente a 3 ore di macchina, dopo aver lasciato gli altri nelle case delle loro famiglie ospitanti, arrivai a destinazione: 

61 Bulverhythe Road 

Saint Leonards-on-sea 

Regno Unito

Bussai alla porta e mi si presentarono davanti quelli che sarebbero stati i miei “genitori” da quel giorno di settembre fino a dicembre, si chiamavano Jim e Petrina. Da quella sera l’esperienza più bella della mia vita iniziò.