Lingue in digitale

Durante quest’anno scolastico abbiamo realizzato molte presentazioni PowerPoint sia per cinese che per spagnolo. Per quanto riguardo quest’ultima, a gruppi abbiamo preparato una presentazione riguardo a un architetto spagnolo che nel mio caso è stato Antoni Gaudí. Noi come gruppo ci siamo concentrati su tutte quelle strutture realizzate dall’architetto per conto di Eusebi Güell.

Per quanto riguarda cinese, invece con la professoressa di madrelingua abbiamo realizzato tre presentazioni riguardo al nostro anno all’estero ideale, il modo di salutarsi tra italiani e le ambizioni future dopo il liceo.

Queste presentazioni PowerPoint mi hanno permesso di iniziare il giro del mondo col solo uso delle lingue e della fantasia

Una testimonianza coraggiosa

Quest’anno in occasione della festa di Maria Ausiliatrice abbiamo assistito a una testimonianza di un uomo, Emiliano, vittima indiretta della Mafia, nato e cresciuto a Corleone in un clima apparentemente tranquillo perché lì i mafiosi volevano dimostrare la loro superiorità rispetto allo Stato. Proprio per questo, ad esempio, non c’era traccia di droga e non si verificavano furti.


E’ stata una testimonianza molto forte perché ha avuto il coraggio di condividere con degli sconosciuti un pezzo molto intimo e delicato della sua vita. Questa esperienza gli ha causato molte ferite che resteranno aperte per tutto il corso della sua vita, ma ha anche avuto modo di insegnargli l’importanza della famiglia e il valore di ogni momento della vita.
Non nego che è stato molto difficile non perdere il controllo di me stessa facendomi sopraffare da sentimenti e lacrime per la commozione, ma devo anche ammettere che Emiliano ha avuto la capacità di catturare completamente la mia attenzione per un’ora intera, aspetto non scontato vista la mia attuale soglia di attenzione quotidiana.


Una frase detta da lui mi ha scosso particolarmente perché ha toccato in maniera diretta e decisa un periodo delicato della mia vita. “Se continui a pensare a vendicarti ti sciupi la vita”.
E’ vero che nel momento in cui avvengono delle ingiustizie o addirittura persone care vengono a mancare per errori o cattiverie altrui, l’unico lato di sé che si vuole avere è quello alimentato dalla sete di vendetta. La rabbia acceca e nasconde la parte lucida e razionale delle persone e fa venire fuori la parte più fragile e suscettibile che trova sfogo col pianto e la tristezza, ma ciò si manifesta e sfoga anche con parole e atti e violenti. E’ importante avere accanto qualcuno in grado di sorreggerci in queste situazioni, che ci faccia capire dove e quando porre dei limiti al nostro stato d‘animo e ci insegni a controllarlo.
Situazioni di questo genere ci fanno comprendere quanto la vita sia un dono che può essere sottratto da un momento all’altro, sta a noi investire al massimo questo dono e non perder troppo tempo dietro agli aspetti materiali della vita. Dovremmo piuttosto interessarci veramente all’altro, che può essere un familiare, un amico, un compagno e prenderci veramente del tempo per conoscerlo e acquisire tutte le conoscenze che ci permettano di capire completamente la sua persona e il suo carattere.
E’ normale che emergano dei sentimenti negativi, l’importante è riuscire a controllarli e ritornare poi sulla questione con lucidità a mente fredda.
Proprio in quel momento si deve cercare una via di riconciliazione con se stessi e con l’altro. La società lo vede come un atto sbagliato perché ritenuto da persona troppo buona o ingenua, ma in verità sta a dimostrare la maturità di una persona.

Quando si è consapevoli di se stessi e della propria vita si comprende che, come dice Emiliano, non vale la pena pensare alla vendetta perché rovina la vita e toglie tempo a tutto il resto che c’è di bello. La vendetta rischia di farci diventare complici di un atto ingiusto e addirittura della nostra stessa infelicità.

“Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
Di faide e di famiglie sparse come tante biglie
Su un’isola di sangue che fra tante meraviglie
Fra limoni e fra conchiglie, massacra figli e figlie”

Elena in Paris

Dal 27 al 30 marzo 2023 siamo andati in gita di quinta superiore a Parigi.
Questa gita mi è piaciuta molto e mi sono trovata altrettanto bene con la classe e con i professori che ci hanno accompagnati.
Il primo giorno, dopo essere arrivati nella città nel primo pomeriggio, abbiamo visitato la Saint Chapelle, caratteristica per le sue vetrate e l’effetto che crea con la luce.
Il secondo giorno abbiamo visitato il Museo d’Orsay, il palazzo e il giardino del Lussemburgo e il quartiere di Montmartre.

E’ stata un’esperienza che ha cambiato radicalmente il mio rapporto con l’arte e con i musei. Ne abbiamo visitati di vari, ma quelli che hanno conquistato un posto nel mio cuore sono stati il Louvre e l’Orangerie. Mi hanno davvero lasciata senza parole per la loro bellezza. In particolare “Amore e Psiche” di Antonio Canova mi ha colpita perché come opera mi ha sempre affascinata in foto, ma l’effetto dal vivo è ancora più potente.

“Paris, Paris, Paris”

Multilingue

Ogni anno, dalla seconda superiore alla quarta, ci è stato dato come compito dalle professoresse di lingue quello di realizzare un progetto multilingue. Consisteva nel preparare un video in cui parlavamo circa 3 o 4 minuti per lingua dell’argomento scelto dalle professoresse. In terza ad esempio abbiamo dovuto creare uno show televisivo. In quarta abbiamo creato un tour virtuale tematico internazionale dedicato a ragazzi della nostra età. Quest’ultimo video in particolare è il mio preferito in quanto ho parlato della disciplina che mi sta più a cuore, ovvero la danza.

Questa canzone, bilingue spagnola-inglese, ho avuto il piacere di ballarla al saggio di danza del 2022

Onde-PowerPoint

A inizio anno la professoressa di fisica ci ha fatto dividere in gruppi dandoci il compito di creare delle presentazioni PowerPoint che illustrassero almeno un tipo di onde. Il mio gruppo ha deciso di parlare di tre tipi di onde: meccaniche, sonore e luminose. Prima di ciò abbiamo fatto un’introduzione generale sulle onde e sulle loro caratteristiche. Io nello specifico ho parlato delle onde luminose approfondendo l’argomento delle lenti, della vista e dei suoi difetti.

“Adesso un po’ di blu come la notte, bianco come le sue stelle con le sfumature gialle”

La strage di Bologna

Durante l’estate 2022 la professoressa di storia ci ha lasciato come compito di scegliere da un elenco un fatto storico verificatosi dopo il 1947 e presentarlo al resto della classe col supporto di una presentazione PowerPoint. Io ho scelto la Strage di Bologna del 1980.
Mi ha sempre affascinato tutto il contesto degli anni di piombo in Italia e in casa mia e mia nonna spesso parlavano di quel 2 agosto che ha segnato le vite di tutta Italia, anche di coloro che non l’hanno vissuta in prima persona.
In quegli anni in Italia avvennero molti attentati terroristici tra cui questo e quello di piazza Fontana (1969). Causa degli attentati furono gruppi aversivi di destra e sinistra che minacciarono l’istituzione repubblicana italiana.
Una valigia abbandonata, apparentemente innocua conteneva dell’esplosivo che verso tarda mattinata uccise 85 persone e ne ferì oltre 200. L’esplosione fu molto forte tanto da sentirsi nel raggio di molti chilometri e causare gravi e numerosi crolli dal momento che la valigia si trovava vicino a uno dei muri portanti della stazione.
La città di Bologna rimase sconvolta dall’accaduto, ma reagì prontamente: viaggiatori e cittadini prestarono soccorso. Simbolo della strage fu l’autobus n°37: sospeso dal servizio di linea e allestito come pronto soccorso mobile per trasportare i feriti in ospedale. Nella notte fu poi adibito al trasporto delle vittime dalla stazione all’obitorio cittadino.
Questo fatto mi ha colpito molto in quanto tra le vittime ci sono anche persone che all’epoca erano mie coetanee. Vedere come la vita può essere stravolta da un momento all’altro anche durante il periodo dell’anno che per definizione dovrebbe essere di riposo e felicità, ovvero l’estate, mi ha commossa e lasciata senza le parole adeguate per esprimere quello che può essere stato l’impatto emotivo del fatto.

Spero che tutti coloro che hanno perso la vita in questo fatto possano dire di “aver vissuto

Il Maux insieme per l’Ucraina

A febbraio del 2022 la scuola ci ha proposto di aderire ad un’iniziativa del Sermig che ci ha permesso di dare un contributo per migliorare la situazione in Ucraina. C’era un gran bisogno di alimenti primari anche per animali, coperte, abiti per neonati fino a quelli per adulti. Ogni studente quel giorno ha portato a scuola un sacco o una busta con alcuni dei beni richiesti e sono state raccolte nell’androne della scuola. Dopodiché un piccolo gruppo di studenti si è riunito per smistare i vari beni in categorie e inscatolarli. Tutti i vari scatoloni sono stati poi caricati su delle macchine e portati da alcuni prof e studenti fino al Sermig dove i volontari a loro volta hanno smistato gli scatoloni e si sono successivamente occupati di spedirli in Ucraina.


Ogni studente del Maux ha collaborato a questa iniziativa e ciò che ho potuto sperimentare in prima persona è proprio quanto la frase “l’unione fa la forza” sia vera. Da soli sarebbe stato impossibile fare tutti questi passaggi in un solo giorno, invece facendo turni di smistamento e vari viaggi in pulmino, il Maux è riuscito a svolgere tutto ciò in una sola mattinata. In quel momento nessuno pensava solo a se stesso, ma si era in un’ottica di bene comune e alla base di questo c’era una grande collaborazione, motore di tutto.

Riguardo a questa attività io e una mia compagna di classe, Vittoria Conte, abbiamo avuto l’incarico di scrivere un testo che è stato successivamente pubblicato sul sito delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”

Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
Miliardi di persone che sperano in qualcosa
Braccia senza mani, facce senza nomi
Scambiamoci la pelle in fondo siamo umani
Perché la nostra vita non è un punto di vista
E non esiste bomba pacifista
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