Palestra di scrittura

6 Maggio 2019 Off Di Elisabetta Comin

“Quando siamo di fronte a uno stile naturale, restiamo stupiti e incantati, perché ci aspettavamo di vedere un autore e troviamo invece un uomo.”
– Blaise Pascal

 

 

INTRODUZIONE

“Palestra di scrittura” è stato indubbiamente uno degli incontri relativi al percorso di Alternanza Scuola Lavoro che ho preferito: come il titolo lascia intendere, la lezione aveva il fine di insegnarci alcuni brevi e fondamentali espedienti per scrivere in modo più efficace. La relatrice era infatti una copywriter, faceva cioè ghost writing per importanti esponenti del mondo imprenditoriale e politico. Nel suo lavoro è quindi necessario essere in grado di immedesimarsi nella persona nelle vesti della quale si sta scrivendo, senza dimenticare di usare uno stile convincente, ma sopratutto di suonare “umani”. La frase del filosofo francese riportata a inizio articolo è per me assai rappresentativa della mattinata: anche se si affrontano temi più tecnici, bisogna infatti sforzarsi di entrare a contatto con il proprio lettore, cercando di non suonare eccessivamente robotici.

ESERCIZIO 

La relatrice ci ha in seguito proposto un’esercitazione per mettere in pratica i suoi suggerimenti iniziali. Divisi in due gruppi, abbiamo analizzato due diversi documenti: uno di essi descriveva il progetto di una casa in costruzione e il secondo invece era relativo a una compagnia area. Entrambi i documenti presentavano un lessico eccessivamete formale e talvolta incomprensibile. Il nostro compito era quello di semplificare il più possibile la sintassi dei testi e renderla comunque elegante e adatta al tema che trattava. Anche il lessico andava rivisto. Nella mia opinione, è stato un po’ come parafrasare un testo letterario, cercando di adattarlo al linguaggio comune.

6 REGOLE DI SCRITTURA 

Infine, per riassumere la prima parte della mattinata, l’esperta si è nuovamente avvalsa dell’esempio di un famoso autore: George Orwell. In particolare, ci sono state proposte le sue sei regole di scrittura, che avevamo tentato di applicare durante l’incontro. Ecco le sei regole di buona scrittura dell’autore inglese:

  1. Non usate metafore, similitudini o altre figure retoriche che siete abituati a vedere sui giornali.
  2. Non usate una parola lunga quando è possibile usarne una corta.
  3. Se è possibile tagliare una parola, tagliatela sempre.
  4. Non usate il passivo quando potete usare la forma attiva.
  5. Non usate una frase straniera, un termine scientifico o una parola gergale quando è possibile pensare a un termine equivalente nell’inglese comune.
  6. Violate ognuna di queste regole piuttosto che scrivere qualcosa di barbaro.

 

 

 

 

 

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