Durante la pandemia ho avuto l’occasione di dedicare un giorno alla settimana alle persone più bisognose. Proprio per questo ho prestato servizio alla Caritas parrocchiale nel mio quartiere. Ogni sabato mattina mi svegliavo e con mia mamma andavo in parrocchia. Lì dovevamo creare dei sacchetti con del cibo per le famiglie o le persone che più ne avevano bisogno. Preparavamo i pacchi con quello che avevamo, spesso era tanto, ma non sempre.
Sono grata, ancora adesso, di aver fatto questa esperienza, perché mi ha formata come persona, mi ha mostrato che non tutti possono permettersi una spesa. Ci sono famiglie numerose che dovevano farsi bastare per una settimana quello che c’era nei sacchetti. Il problema è che in quel sacchetto non c’era così tanto cibo da sfamare tante bocche. Ancora adesso ci rimango male a pensare che dovevano accontentarsi di quel poco. Quest’attività mi ha aiutato perché mi ha aperto gli occhi su quanto io sia fortunata, perché in fondo ho la possibilità di mangiare, dormire a casa, andare a scuola. Ma queste sono attività che non devo dare per scontate perché non tutti hanno la possibilità di farlo.
Ecco, questa è stata l’attività più formativa che io potessi fare nella mia vita!