Bentornati cari lettori!
Quest’oggi vi voglio parla di un’esperienza un po’ diversa dalle solite. Il racconto di oggi, infatti, ruota attorno ad un’attività di tutoraggio a dei ragazzi delle scuole medie alla quale ho preso parte con alcuni compagni di classe. Vi starete ora chiedendo in cosa questo incarico sia strano. Ebbene, ci è stato proposto di aiutare, durante alcuni pomeriggi dopo le lezioni, dei ragazzi “particolari”: questi erano giovani di origine cinese arrivati da poco in Italia e dunque bisognosi di aiuto, di qualcuno che potesse aiutarli ad ambientarsi in questo posto per loro così nuovo e differente da quello di origine.
A ognuno di noi ne è stato affidato uno; i prof mi hanno incaricato di seguire un ragazzo di nome Davide. Sebbene fosse in Italia da un po’ di mesi, padroneggiava già la lingua italiana in modo eccellente. A quel punto a me non rimaneva altro che aiutarlo a fare i compiti qualora riscontrasse termini sconosciuti o argomenti complicati. Chiusi per due ore del pomeriggio nell’aula di arte delle scuole medie, nei momenti di svago abbiamo chiacchierato e scherzato tutti insieme, sia loro delle medie che noi del liceo. Un piccolo segreto: quando non avevano compiti e non volevano ritornare in classe, abbiamo ideato diversi giochi (in italiano ovviamente!) alla quale partecipavamo tutti. Rammendo ancora le risa e il divertimento di quei momenti.
Cosa mi porto a casa da questa esperienza? Nonostante sia stata costretta a lasciare i ragazzi al termine del trimestre per motivi personali, devo ammettere che, sinceramente, quest’esperienza ha un posto speciale nella mia memoria. Ogni episodio è ancora scolpito nitidamente nella mia mente: gli sghignazzi, le difficoltà, le battute che ci siamo scambiati, tra tutti i ragazzi cinesi e noi “tutors”. Ho imparato come aiutare qualcuno in difficoltà in materie che qualcuno come me trova banali perché magari ci sono abituata, come risollevare loro il morale quando hanno preso un brutto voto a scuola, come giocare insieme quando occorre fare una pausa, e ho infine compreso quanto è soddisfacente vedere che anche tu, nella storia della loro vita, hai giocato una parte, anche piccola e che si ricordano di te. Posso dire questo perché, per esempio, quando ci scorgiamo tra i corridoi, alla fine è come vedere un fratellino per me.
Spero che tutti voi possiate avere un’occasione simile dove, oltre a imparare, si possa trascorrere del tempo in maniera gradevole e istruttiva ma anche accompagnati da persone piacevoli.
Per oggi è tutto! A presto ^^
Alice
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