TIROCINIO

All’inizio di quest’anno scolastico la professoressa Calabrese ci ha chiesto di partecipare ad un tirocinio che si sarebbe svolto nelle classi della scuola primaria del nostro istituto.

Da subito io e le mie compagne ci siamo dimostrate entusiaste della proposta che ci avrebbe viste coinvolte nel ruolo di assistenti alla lezione e successivamente “maestre” quando avremmo gestito noi una lezione.

Prima di svolgere il tirocinio abbiamo ascoltato diverse lezioni, in classe, di pedagogia moderna in cui la professoressa ci ha spiegato accuratamente le possibili difficoltà che avremmo potuto riscontrare e delle varie strategie pedagogiche per andare incontro ai bambini nel modo migliore.

Poi abbiamo incontrato la psicologa dottoressa Pennabea che ci ha raccontato dei bambini che avremmo effettivamente incontrato, nelle classi in cui saremmo state.

Inizialmente è stato difficile organizzare le attività da svolgere con i bambini, dividerci nelle diverse classi, comunicare con le maestre che non sembravano molto disposte ad accoglierci.

Tutti questi problemi in realtà, si sono tranquillamente risolti quando entrammo nella classe 2 A dove siamo state accolte caldamente dai bambini, che non erano per nulla disturbati dalla nostra presenza e dalla maestra Annalisa che ci ha da subito coinvolto nelle attività e nelle lezioni.

In seguito, abbiamo coordinato una lezione sulla gestione delle emozioni, aiutandoci con il film: “Inside out”. Abbiamo chiesto ai bambini di individuare un ricordo legato a ciascuna emozione e poi di definire le conseguenze delle azioni scatenate dalle emozioni stesse.

Al termine di questa esperienza posso dire di aver imparato molte cose, tra cui come relazionarsi con un ampio gruppo di bambini in un contesto scolastico e come farlo in un momento di gioco, nell’intervallo.

Ho imparato ad aiutare un bambino senza dargli direttamente la soluzione e varie strategie pedagogiche applicabili in casi di bambini con difficoltà specifiche, ma ho anche capito che la maestra non è il mestiere che fa per me.

Mi piacciono i bambini ma non mi entusiasmano, sono convinta di poter lasciare la mia impronta nel mondo in un modo diverso.