GUARDA IL CIELO CON ME.

GUARDA IL CIELO CON ME.

5 June 2023 Off By flupotti

Azzurro è tutto ciò che si vede da distesi

Sul prato dove si respira tranquillità

E più ci si guarda intorno e più ci si sente indifesi;

Il vento delicato a volte soffia con grande imperturbabilità

Una confusione che aumenterà con il trascorrere dei mesi.

La realtà a volte appare diversa,

Quasi come rincorrere una farfalla di qua e di là

Ma quella è solo la mia mente sommersa

Da un insieme di novità.

Tavolozza di mille colori accesi

Fiori che sbocciano in primavera

Come gli occhi grandi e turchesi

Incerti di quello che succederà.

Dopo la confusione torna la calma

ed io rimango distesa.

Le ombre si allungano davanti a me

Ed io così piccola

Divento talmente grande che

L’agitazione dentro me si mescola.

Respiro.

Continuo a guardare lassù ancora per un po’

poi ritorno nel mondo

Su cui camminerò.

La realtà mi spaventa ed emoziona

ma è tutto ciò che mi rende persona.


Se ti metti qui accanto a me, disteso su questo telone, ti racconto come si vedono le cose da quaggiù.

La tranquillità che si respira qui è liberatoria. Quanto torni dal caos della città, senti la differenza. Io ne sono testimone.

Ah, giusto, che sbadata, non mi sono presentata. Conoscerai poi anche questa parte di me.

Comunque io sono Francesca, ma puoi chiamarmi Fra o Franci. Non mi piace quando le persone mi chiamano per nome intero, mi sembra che mi rimproverino, come faceva mia mamma da piccola quando saltavo sul letto.

Tornando a noi, se guardi laggiù in fondo a questo campo, c’è la mia casa: abito a Moncalieri, in periferia, vicino a me ci sono solo campi e galline.

Abito qui con i miei genitori, qualche mese fa ti avrei detto anche con mia sorella, ma è andata a vivere da poco da sola. Ebbene sì, ormai sto vivendo da figlia unica, però continuo ad avere un bel rapporto con lei, anzi forse anche più bello di prima.

Si chiama Chiara, è più grande di me e abbiamo 6 anni di differenza. Quando eravamo piccole, questi anni distacco si vedevano notevolmente, soprattutto quando io le chiedevo insistentemente di giocare con le Barbie, che mi piacevano un sacco, e lei con uno sguardo mi faceva capire che aveva sicuramente di meglio da fare. Con il tempo, anche io sono cresciuta e per fortuna ho smesso di chiederle di giocare alle Barbie e i nostri momenti insieme si sono trasformati. Abbiamo imparato a vivere consapevoli dei nostri modi differenti di affrontare la vita.

L’ho sempre ammirata per il modo di agire e di reagire, infatti, è molto decisa, sa quello che vuole e questo è l’aspetto su cui io devo ancora lavorare parecchio. Lei, infatti ha acquisito questa capacità di intraprendenza da mio papà, anche lui è molto concreto: se dice una cosa la fa senza pensarci troppo.

Invece io, su questo aspetto sono più simile a mia mamma e posso dirti la verità?! Questa cosa un po’ mi infastidisce perché è un aspetto, di lei che a volte un po’ mi innervosisce e mi dà ancora più fastidio pensare che alla fine anche io mi comporto così.

 Prendere delle decisioni è il mio tallone d’Achille, sono indecisa su tutto. Mi sembra che le possibilità che mi vengono date possano andar tutte bene, non riuscendo così a scegliere. Chiara ha sempre cercato di aiutarmi su questo aspetto, sgridandomi anche parecchie volte, ovviamente io mi infastidivo e non la ascoltavo, ma ora capisco che aveva ragione.

Mi innervosisce prendere consapevolezza di non essere in grado di impormi su di me e sugli altri, allo stesso tempo, penso che faccia parte della mia persona, del modo in cui voglio essere e vivere.

Il mio obiettivo è quello di prendere la vita con leggerezza, così come viene, preoccupandomi poco dei problemi superflui. Sto cercando di vivere in modo autentico.

 Se mi stai per chiedere se ci sto riuscendo, ti posso subito dire che ci sto provando davvero, eppure ho ancora tanto lavoro da fare.

A proposito di questo, sto imparando anche ad osservare e a stupirmi di ciò che mi sta attorno e devo dire che farlo, rende tutto una “figata pazzesca”. È incredibile vedere quante cose piccole e perfette ci circondano: pensa a questi fiori che si trovano qui in questo campo, tutti diversi e colorati, pensa alle stelle che illuminano la notte formando dei disegni nel cielo, oppure pensa ancora al mare, così imprevedibile e in continuo cambiamento.

Sono attratta dalla natura e in particolare da tutto ciò che è azzurro, perché mi trasmette tranquillità e perché penso che in qualche modo mi caratterizzi, infatti, starei ore ed ore a guardare il cielo con il suo dinamismo e con l’insieme delle sfumature che si formano dall’alba al tramonto.

Spesso però sono così immersa in quello che vedo attorno a me, che mi isolo e inizio a vivere nel mio mondo, per questo fin da piccola mi ripetono che ho la testa tra le nuvole e su questo non posso controbattere.

Eh si, a volte è proprio così, mi distraggo molto facilmente. Mi capita di sentirmi come un bambino che guarda il mondo per la prima volta. Questo mi porta ad essere sbadata e poco concentrata.

Ad esempio, io per sportarmi da Moncalieri a Torino prendo sempre il treno, perché è il mezzo con cui ci impiego meno tempo, e non sai quante volte sono salita sul treno sbagliato e mi sono trovata in un altro paesino, perdendo così, a volte, dei pomeriggi interi viaggiando.

Molti dicono che la mia sbadataggine è dovuta al colore biondo dei miei capelli…chissà se è davvero così?!

Io nel dubbio dico di no per non dare soddisfazione!

Mi piace stare in compagnia, vivere e condividere il mio presente con le persone a cui sono legata, fare esperienze di gruppo e darmi la possibilità di conoscere gente nuova.

Per me è necessario che in una compagnia ci si diverta, che si facciano esperienze a volte anche fuori dalla mia zona di confort e penso sia anche indispensabile avere la possibilità di scontrarsi e di confrontarsi su opinioni contrastanti.  A volte ho proprio bisogno di questo: ascoltare pensieri differenti dai miei per provare ad ampliare gli orizzonti e non rimanere sempre fissa e convinta sulla mia idea, spesso un po’ superficiale.

È stato strano dover pensare a cosa dire per farmi conoscere nel modo più completo possibile, questo perché non sono abituata. Preferisco che la gente mi conosca attraverso i miei comportamenti piuttosto che tramite delle parole, eppure penso che l’averti fatto sedere su questo telone accanto a me, ti abbia dato la possibilità di conoscere la mia visione della vita e ti ringrazio per aver guardato, anche solo per un po’ il cielo con me.

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