Una biblioteca particolare

Durante il pentamestre di quest’anno, la professoressa Calabrese ci propose a gennaio un progetto particolare riguardo le Pecs.

Tutto è iniziato quando, durante il trimestre studiammo per metodologia la comunicazione tra cui la comunicazione non verbale e la comunicazione alternativa aumentativa e da qui scoprimmo della esistenza delle Pecs. Queste ultime sono un sistema comunicativo in cui vengono impiegati delle immagini al posto delle parole scritte, per cui al posto di scrivere la parola “casa” si ha un disegno di una casa.

Il progetto è partito con la idea di rendere la biblioteca in caa. Il lavoro è iniziato con la ricerca delle immagini da utilizzare nella biblioteca; per cui abbiamo cercato i differenti generi che la biblioteca offriva (romanzi, liberi scolastici, dizionari…) successivamente abbiamo stampato le immagini e li abbiamo plastificate, in modo da rendere più resistente e duratura la tessera e li abbiamo incollati nelle varie sezioni della biblioteca. Dire che non ci sono stati problemi è impossibile, inizialmente pensavamo che potessimo plastificare l’intero foglio ma non era possibile perché la parte plastica non rimaneva attaccata al foglio, inoltre alcune Pecs erano venute male e quindi abbiamo dovuto ristamparle, ritagliarle e plastificarle senza contare che, molto spesso, nelle stanze si tenevano lezioni e quindi non potevamo lavorare al progetto. Alla fine siamo riusciti a concluderlo e devo dire che è stata una delle esperienze che più ho sottovalutato inizialmente ma che si è rivelato impegnativo (soprattutto la parte organizzativa) e soddisfacente.

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