Lo scorso 22 febbraio, ho partecipato alla “giornata del ricercatore”. In collaborazione con l’università di Torino diversi studenti da parte del Piemonte, si sono recati nella struttura di biologia per capire e comprendere il funzionamento delle macchine utilizzate tutti giorni per operazioni come la radiografia, la tac, la risonanza magnetica.

Insieme al compagno di Classe Andrea Pisani, altri compagni di scuola di altri istituti e professori universitari, abbiamo potuto imparare qualcosa sul funzionamento di tali macchinari e anche a livello teorico, l’obiettivo per preparare tali operazioni.

Questo progetto mi fu particolarmente utile poiché, da appassionato delle materie scientifiche e specialmente della meccatronica, capire il funzionamento di tali macchine mi ha permesso di avvicinarmi al mio obiettivo di diventare un ingegnere meccanico.

Per concludere la giornata, noi studenti, abbiamo potuto simulare una diagnosi ad un ipotetico paziente con l’obiettivo di somministrare, in modo corretto, la “medicina” tale da uccidere tutto il tumore ma al tempo stesso, ridurre i rischi per il paziente e il tessuto sano, in modo da preservarne il più possibile. Abbiamo concluso questa parte pratica con un collegamento con l’India con cui potemmo condividere i nostri risultati e confrontarli per trovare la miglior diagnosi in risposta ad un tumore in una vertebra. Questo scambio, secondo me era la perfetta conclusione poiché da un lato ci permise di mettere in pratica quello che imparammo e, al tempo stesso, confrontarci con altre persone per capire gli errori e migliorare quella che era la diagnosi.