Vittorio

Sono Vittorio, ho 18 anni e gli amici mi chiamano semplicemente Vitto. Mi ritengo una persona allegra e divertente, ma molto pensierosa e riflessiva. Ho tanti amici ma stabilisco rapporti veri e profondi solo con le persone che mi sono affini. Nonostante questo ho un buon numero di amici veri che mi stanno a fianco ogni giorno, come io sto a fianco loro, e questa per me è una delle cose più rilevanti: l’uomo ha bisogno di amici e persone con cui stare bene, e io ne sono convinto davvero. Ci divertiamo molto ma sappiamo anche affrontare questioni più serie e difficili. Mi ritengo una persona un po’ tormentata a volte, nel senso buono del termine, siccome rifletto molto su tutto ciò che mi capita o che riguardi me, la mia famiglia o i miei amici. Sono un elegante sportivo, sia nel modo di essere che nell’abbigliamento ed è un ossimoro che mi piace molto. Ho diverse passioni tra cui l’arte, il tennis e il calcio.

Vengo da due famiglie un po’ diverse che mi hanno insegnato molte cose.

La famiglia di mio padre arriva dal centro di Torino e mi ha donato soprattutto una grande e sconfinata passione: l’arte. Mio bisnonno iniziò a collezionare opere d’arte dell’800 italiano ed internazionale agli inizi del secolo scorso e tramandò questa passione a mio nonno Riccardo. Questo interesse profondo per l’arte venne approfondito al massimo proprio da mio nonno che iniziò a dipingere negli anni ’40 e, proseguendo il suo percorso, divenne poi una figura della scena artistica del secondo novecento italiano. Nonno non si fermò qui poiché nel 1973 fondò anche la sua galleria d’arte La Cittadella, in via Bertola a Torino. Riccardo così ebbe modo di vedere l’arte dai tre punti di vista principali che si possono individuare: lui era allo stesso tempo artista, collezionista e gallerista. La tradizione famigliare che dura ormai da un secolo passò quindi a mio padre Michelangelo e a mio zio, e ora anche a me. Leggendo, osservando, selezionando e analizzando opere della nostra collezione privata e della produzione di mio nonno, frequentando numerose gallerie d’arte, musei, fondazioni, case d’asta, sono riuscito a far tesoro della tradizionale passione (e lavoro) di famiglia iniziando a muovermi in modo concreto in questo mondo, con anche alcuni investimenti e acquisizioni personali. Più proseguo nel mio percorso e più apprendo quanto io in realtà sappia ben poco di tutto quel che concerne il fantastico mondo dell’arte e sono entusiasta di aver ancora molta strada da percorrere negli anni che verranno, certo che questo interesse mi accompagnerà per tutta la vita.

La famiglia di mia madre invece proviene da Veruno, un piccolo paesino di campagna in provincia di Novara, vicino al lago Maggiore e al lago d’Orta. Mio nonno si trasferì a Torino negli anni ’50 per avviare la sua impresa e rimase qui poi per tutta la vita. Dalla famiglia di mia madre ho appreso l’amore per la natura, andando spesso già da piccolo in campagna proprio con i miei nonni e stando a contatto con l’ambiente naturale, tra boschi e sentieri immersi nei prati di campagna. Tutto ciò mi è rimasto impresso proprio per i tanti momenti passati insieme ai nonni, tagliando prati, potando alberi, rastrellando foglie e, molto più avanti, imparando anche a guidare trattori, cosa che risulta molto divertente a tutti.

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