Sofia Allena

Cari lettori,

sono Sofia Allena, una studentessa della quinta A dell’istituto Maria Ausiliatrice. Mi piace molto scrivere, ma non altrettanto descrivermi, mi sento in soggezione quando lo devo fare. Le persone piú vicine a me mi descrivono come solare, curiosa e profonda. Mentre io invece mi sento una ragazza insicura, ma fiera della ragazze che sono diventata in questi cinque anni. Sicuramente non sempre sono stati facili, sono stati duri sopratutto per me, all’inizio del mio percorso ho dovuto affrontare un lutto importante eppure adesso a distanza di cinque anni sono qui ad affrontare la maturità con una testa diversa, ma sopratutto con molta piú forza e questo mi rende orgogliosa di me stessa.

Mi piace molto descrivermi attraverso alcuni argomenti che ho studiato quest’ultimo anno. Sono un po’ Freud sia perché vorrei studiare psicologia, visto che in prima persona ho capito l’importanza della salute mentale e della analisi. Un altro autore che mi ha colpito é Saba, in modo sostanzioso il suo non sentirsi mai appartenente a una vera identità e una cittadinanza, molto spesso purtroppo mi sono sentita cosí anche perché per molto tempo non mi sono sentita parte di nulla.

Amo leggere e scrivere, ho da sempre trovato un mio sfogo personale con la scrittura, un mio piccolo spazio dove potevo essere io senza indossare maschere. Quando sono nervosa mi piace ballare fingendo di essere una ballerina professionista.

Mi piace molto viaggiare perché mi da la possibilità di scoprire mondi e culture diverse dalle mie. Le cose che preferisco del viaggiare sono sicuramente il relazionarmi nuove persone e molto spesso diverse da me, ma anche il portarmi poi a casa un pezzo delle loro culture e il poter apprendere nuove conoscenze o abitudini che prima non avevo.

Durante il quarto anno proprio per tutte le maschere che ho sempre indossato, ho avuto una crisi personale. Non sapevo chi ero veramente e cosa volevo fare nella mia vita. Purtroppo per tutti i problemi di autostima che ho sempre avuto la propensione di indossare maschere e fare tutto quello che volevano gli altri. Fino a quel momento non mi ero mai posta la domanda di chi volevo essere realmente io o di cosa volevo fare, agivo come gli altri e le decisioni che prendevo in realtà erano le scelte che avrebbero preso le altre persone. Facevo quello che tutti si aspettavano da me. Finché non ho capito che era deleterio per me e che dovevo trovare almeno un posto tutto mio. Cosí, quasi per caso, mi sono appassionata al calcio, mi sono innamorata del colore granata, della curva maratona e degli undici ragazzi che giovano allo stadio Olimpico Grande Torino. Dopo aver capito quant’era bello avere una passione mia, un momento dove potevo essere semplicemente la vera Sofia ho deciso di non sprecare piú un minuto della mia vita ha fingere di essere un’altra ragazza.

questa sono piú o meno io, una ragazza diventata giovane donna grazie a tantissime esperienze che mi hanno formata.

un po'di me
le persone piú importanti della mia vita