Cambiando

Cambiando
Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole.
Giovanni falcone

Durante la giornata del 23 maggio di quest’anno, durante la giornata dedicata a Maria Ausiliatrice, che è capitata nello stesso giorno dell’anniversario della strage di Capace, abbiamo sentito la testimonianza di Emiliano Giammona.

Giammona é originario di Corleone, in provincia di Palermo. Vive i primi anni di vita nella sua tranquilla città dove tutti si sentono al sicuro, senza dover chiedere favori alla mafia, ma dove la paura di parlare della mafia regna sovrana. Purtroppo tutto cambia dopo l’arresto di Riina, accusato di essere stato il mandante della strage di Capace che portò all’uccisione di Borsellino e dell’uccisione due mesi piú tardi di Borsellino. La famiglia di Riina dopo l’arresto del capo mafioso, si trasferisce a Corleone città natale della famiglia. Dopo questo trasferimento a Corleone la situazione cambia, soprattutto per via del comportamento del figlio di Giovanni Riina , dopo l’uccisione di tre suoi famigliari, visto la loro decisione di dire NO, davanti a una ingiustizia come quella di alzarsi dal tavolo per lasciare il posto a Riina.

La sua testimonianza mi ha colpito molto, mi ha lasciato dentro un qualcosa che ancora ad oggi non riesco a spiegare, mi ha portata a chiedermi cosa posso fare nel mio piccolo per non cercare nel possibile di parlare della mafia, perché solo parlando di queste ingiustizie possiamo smettere di vivere con la mafia.