Studiando

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L’arte contesta il reale ma non vi si sottrae
Albert Camus in L’uomo in rivolta

quest’anno divisi in coppia abbiamo fatto una ricerca su un momento storico del novencento e la mia ricerca é stata svolta sul movimento 1968

contesto storico
Gli anni ’60, epoca di grande stabilità sociale e benessere economico, ha visto i giovani formare un gruppo sociale autonomo che voleva darsi un’identità collettiva radicale. Fu una vera e propria rivolta etica contro la visione individualista tipica della società capitalista di quel tempo. Il Sessantotto identifica un intero periodo storico e non si riferisce solo all’anno specifico, in cui il movimento studentesco e operaio esplose nelle scuole, nelle università, nelle fabbriche e nelle piazze, sfidando i valori e le istituzioni tradizionali. Questa protesta si sviluppò principalmente negli Stati Uniti e in Europa, per contestare il modello capitalista, ma coinvolse anche la contestazione del modello socialista.
Uno dei primi segni di una rivoluzione giovanile imminente fu negli Stati Uniti a metà degli anni ’60, dove nei campus universitari americani scoppiarono disordini per difendere i diritti civili, combattere il razzismo che colpiva gli afroamericani e contestare la guerra del Vietnam. Lo scenario della rivolta in breve tempo si diffuse in tutto il mondo

cosa vogliono ottenere
Il movimento del Sessantotto mirava a cambiare il mondo attraverso l’affermazione dei diritti civili. Mirava a far terminare l’epoca della visione imperialista. I partecipanti si batterono per la fine delle diseguaglianze, per la libertà e il lavoro, per le abitazioni e l’istruzione accessibili a tutti, per la fine dell’oppressione e l’affermazione dei diritti delle minoranze etniche, per la fine della guerra in Vietnam.

la beat generation

La Beat Generation era un movimento culturale giovanile degli anni ’50 che trovò uno sbocco nell’arte, nella poesia e nella letteratura. Fondata da scrittori americani nel secondo dopoguerra, dal 1950 per l’esattezza, ha varcato i confini nazionali ed è approdata, con modalità ed esperienze diverse, anche in Europa.La cultura beat è l’opposto delle regole, cerca ed esprime lo stile individuale, la passione spirituale asiatica, rifiutando tutto ciò che è materiale e rappresentazione visiva o testuale della condizione umana. 

Il nome

Il nome della Beat Generation fu introdotto da Jack Kerouac, che lo ascoltò nel 1948 durante una conversazione con Herbert Huncke riguardo al flusso anticonformista che nasceva all’epoca nello stato di New York.cercando una  traduzione, il termine beat indica il concetto di stanchezza e disillusione nei confronti del mondo ed era utilizzato principalmente dalla comunità afroamericana dell’epoca.; tuttavia, Kerouac lo usa come una contrazione di felicità, o meglio buona fortuna, ottimismo.

la nascita

Secondo la maggior parte degli esperti, la Beat Generation è nata alla Columbia University, ovvero il luogo di incontro di personalità come Kerouac e Ginsberg, così come Lucien Carr e Hal Chase: accomunati dal desiderio di sviluppare una visione socialmente nuova  in contrasto con quella accademica tradizione propagata dai professori, dopo di che si unirono a loro  Kammerer, Edie Parkers, Burroughs e i Boy Scout.

La Strada

un testo di riferimento, quasi un manifesto, ispirato alla cosiddetta Beat Generation è il libro “On the Road”; infatti, in una recensione del New York Times, Gilbert Millstein si rese conto che On the Road sarebbe stato per la Beat Generation, così come Fiesta di Hemingway lo era  per la Lost Generation: il manifesto di un’intera epoca. 

la trama in breve

Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un giovane del West. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a vagare nonostante le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di partire per l’Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che portano una nuova dimensione nella vita di Sal. Dean continua a scappare con temperamento eroico, Sal non può fare a meno di ammirarlo, impazzendo anche, in Messico, viene abbandonato dall’amico, che torna in America.