Category: Competenza in materia di Espressione Culturali

22 Nazioni

Per il lavoro di Educazione Civica di Spagnolo ho elaborato tre infografiche sui temi delle relazioni iberoamericane. Ho realizzato un infografica riguardante la Segreteria Generale Iberoamericana, lo stato del Nicaragua, ed infine una sulle differenze linguistiche tra lo Spagnolo e il Nicaraguense.

La Segreteria Generale Iberoamericana è l’organismo internazionale che da appoggio ai 22 paesi che fanno parte della comunità Iberoamericana: 19 in America Latina e 3 in Europa. Inoltre, la Segreteria Generale Iberoamericana si occupa anche di sostenere le Cumbres Iberoamericanas de Jefes de Estado y de Gobierno (le riunioni tra i 22 paesi).

In seguito, ho potuto scegliere uno dei 22 paesi per crearne un “identikit” ed esporre i suoi punti di forza e debolezza. Ho scelto di presentare il Nicaragua perché, leggendo le notizie, ho notato che il presidente Ortega stesse prendendo molti provvedimenti importanti, i quali stanno portando il paese ad una dura repressione. Per esempio, dopo i vari richiami da parte della Santa Sede – la quale esorta lo stato a rispettare i diritti e a promuovere la coesistenza pacifica – , il governo ha chiesto di interrompere le missioni diplomatiche e ha iniziato a condurre una persecuzione della Chiesa Cattolica. Recentemente, il parlamento ha sciolto la Croce Rossa poiché è stata considerata ostile verso il governo.

Attraverso questo progetto ho imparato molto di più riguardo alla situazione in Nicaragua, un paese in grave difficoltà ma di cui non si sente parlare più di tanto nei notiziari italiani.

1969 (Woodstock)

Durante l’estate tra il quarto ed il quinto anno, la docente di storia ci ha assegnato come compito la presentazione di un fatto storico importante accaduto nella seconda parte del 1900. 

Ho deciso di parlare del festival di Woodstock ‘69. Ho preso questa decisione poiché sono sempre stata molto interessata ai movimenti culturali dello scorso secolo, e del grande impatto che hanno avuto sulla società. Il festival musicale di Woodstock a molti può sembrare un semplice concerto estivo, ma in realtà è stato l’apice della svolta culturale della generazione del ‘68. Si trattava di giovani (e non solo) che per la prima volta hanno fatto sentire la loro voce, stanchi dei conflitti e delle decisioni prese da governi composti da politici non in grado di rappresentarli. Negli Stati Uniti, erano gli anni della guerra in Vietnam e la Guerra Fredda, della rivolta di Stonewall, della lotta per i diritti civili, ma anche quelli del boom economico e del consumismo. 

Per parlare di Woodstock ho fatto molte ricerche su siti internet storici che ne hanno parlato, ma ho anche guardato alcuni documentari tra cui il film originale del 1970 e Woodstock: 3 Days that Changed Everything.

Lavorando su questo progetto ho imparato molto sui movimenti culturali degli anni 60 e la ricerca mi ha reso più curiosa sull’impatto che la società e la voce del popolo possono avere sulla politica e sul progresso. I giovani nati negli anni dell’oppressione e dei totalitarismi mi hanno insegnato l’importanza delle proteste e dell’opinione pubblica.

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La Casa de Pere Milà

Para estudiar el tema del modernismo y la arquitectura del siglo XIX en Barcelona, la profesora de español asignó a la clase, divididas en grupos ,una serie de artistas. Mi grupo se encargó de crear una guía turística de Barcelona a través de las obras de Gaudí.

Antoni Gaudí i Cornet fue un arquitecto catalán y uno de los mayores representantes del Modernismo. Sus obras son únicas porque fue capaz de incorporar estructuras innovadoras inspiradas en la naturaleza y un simbolismo muy profundo, a veces vinculado a la tradición de la religión católica.

En el grupo nos hemos repartido algunas de las obras más importantes para investigar un poco sobre ellas. Yo me concentré en la Casa Mià, también conocida como la Pedrera. Es la última obra civil de Antoni Gaudí, empezada en 1906 y terminada en 1912. El apodo de “La Pedrera” se debe a su exterior, en el que se utilizó mucha piedra.

Además, dada mi pasión por los gráficos digitales, creé un pequeño panfleto para representar nuestra visita.

Me ha gustado este proyecto porque me ha permitido profundizar en un tema con el que no estaba muy familiarizada como el Modernismo español y la arquitectura de Gaudí. ¡Estoy impaciente por ir a Barcelona y ver todas estas majestuosas obras en persona!

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Dell’Austria

L’anno scorso, la mia classe ha avuto l’occasione di andare in gita in Austria. Si trattava della prima gita dopo due anni di lockdown, quindi eravamo tutti estasiati, nonostante le dodici ore di pullman per arrivare al primo hotel.

Appuntamento davanti a scuola, partenza alle sei del mattino. Salire all’alba su un pullman insieme ai miei compagni di classe era un vero toccasana, dopo tutte le ore di lezioni fatte chiusi in casa che avevamo fatto qualche mese prima. 

La prima tappa del nostro viaggio era il centro città di Innsbruck. Si tratta della capitale del Tirolo, e tutt’ora è una città Austriaca. Ciò che più mi ha colpito di questa città è l’architettura, ma purtroppo non me la sono potuta godere a pieno. Arrivati in hotel, la sera, ho scoperto di avere la febbre molto alta, ed effettivamente non mi sentivo affatto bene. Infatti, il giorno dopo sono stata male durante il tragitto verso il castello di Neuschwanstein. Nonostante ciò, sono riuscita comunque a godermi la bellezza del castello ottocentesco, sembrava la dimora di una principessa Disney! 

Il giorno dopo, siamo partiti per Salisburgo. In quanto grande appassionata della musica, avrei apprezzato visitare alcuni luoghi tipici come la casa di Mozart, ma comunque mi è piaciuto molto il nostro tour guidato della città.

Il giorno seguente, andammo a Verona. Il giro della città fu molto breve e conciso ma comunque è stato bello visitare per la prima volta una città italiana ricca di storia e molto importante per la letteratura, insieme ai miei compagni.

Trovo che questa gita sia stata molto utile per ravvivare i rapporti nella classe dopo gli anni di quarantena. Inoltre, grazie a questo viaggio sono riuscita a rivalutare alcune città europee che ho sempre sottovalutato. 

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