Category: Competenza Digitale

Non gridate più

Per concludere l’anno, il docente di Diritto chiese ad ognuno di noi di realizzare un video della durata di massimo due minuti in cui presentiamo creativamente uno dei primi 54 articoli della Costituzione Italiana. Il compito ci lasciava carta completamente bianca, e totale libertà creativa.

Io, ho scelto quello che ritengo come uno degli articoli più significativi tra i Principi Fondamentali, specialmente quando si tiene in conto il periodo in cui è stata elaborata la Costituzione. Si tratta dell’Articolo 11:

Articolo 11, Costituzione Italiana

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

La ragione per cui ho deciso di trattare questo articolo si cela proprio dietro al contesto storico in cui è stato scritto. Dopo la fine della guerra, i 75 membri dell’Assemblea Costituente si riunirono per elaborare minuziosamente le parole giuste con cui sancire i valori, i diritti e i doveri fondamentali della Repubblica Italiana. Dopo anni di dittatura e guerra, i costituenti, stanchi dell’odio che non divideva solo l’Italia ma anche i vari stati del mondo. Questo articolo è fondamentale per il mondo intero, con cui l’Italia sancisce i rapporti internazionali negando la possibilità di un attacco bellico. 

La parte dell’articolo che più mi ha colpito è il verbo principale, una parola importante: ripudio. Il dizionario Treccani definisce ripudio come “l’azione, l’atto e il fatto di rifiutare chi è legato a noi affettivamente o socialmente”. In effetti, nella prima metà del 1900 la guerra era diventata legata affettivamente agli italiani, così come alla maggior parte dei popoli europei. Ma le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale hanno “aperto gli occhi” alla maggior parte degli interventisti. Questo ciclo di odio che accompagnava la nostra nazione doveva finire, e l’Italia, in quanto paese unito, doveva mettere per iscritto il suo ripudio nei confronti della guerra. 

22 Nazioni

Per il lavoro di Educazione Civica di Spagnolo ho elaborato tre infografiche sui temi delle relazioni iberoamericane. Ho realizzato un infografica riguardante la Segreteria Generale Iberoamericana, lo stato del Nicaragua, ed infine una sulle differenze linguistiche tra lo Spagnolo e il Nicaraguense.

La Segreteria Generale Iberoamericana è l’organismo internazionale che da appoggio ai 22 paesi che fanno parte della comunità Iberoamericana: 19 in America Latina e 3 in Europa. Inoltre, la Segreteria Generale Iberoamericana si occupa anche di sostenere le Cumbres Iberoamericanas de Jefes de Estado y de Gobierno (le riunioni tra i 22 paesi).

In seguito, ho potuto scegliere uno dei 22 paesi per crearne un “identikit” ed esporre i suoi punti di forza e debolezza. Ho scelto di presentare il Nicaragua perché, leggendo le notizie, ho notato che il presidente Ortega stesse prendendo molti provvedimenti importanti, i quali stanno portando il paese ad una dura repressione. Per esempio, dopo i vari richiami da parte della Santa Sede – la quale esorta lo stato a rispettare i diritti e a promuovere la coesistenza pacifica – , il governo ha chiesto di interrompere le missioni diplomatiche e ha iniziato a condurre una persecuzione della Chiesa Cattolica. Recentemente, il parlamento ha sciolto la Croce Rossa poiché è stata considerata ostile verso il governo.

Attraverso questo progetto ho imparato molto di più riguardo alla situazione in Nicaragua, un paese in grave difficoltà ma di cui non si sente parlare più di tanto nei notiziari italiani.

1969 (Woodstock)

Durante l’estate tra il quarto ed il quinto anno, la docente di storia ci ha assegnato come compito la presentazione di un fatto storico importante accaduto nella seconda parte del 1900. 

Ho deciso di parlare del festival di Woodstock ‘69. Ho preso questa decisione poiché sono sempre stata molto interessata ai movimenti culturali dello scorso secolo, e del grande impatto che hanno avuto sulla società. Il festival musicale di Woodstock a molti può sembrare un semplice concerto estivo, ma in realtà è stato l’apice della svolta culturale della generazione del ‘68. Si trattava di giovani (e non solo) che per la prima volta hanno fatto sentire la loro voce, stanchi dei conflitti e delle decisioni prese da governi composti da politici non in grado di rappresentarli. Negli Stati Uniti, erano gli anni della guerra in Vietnam e la Guerra Fredda, della rivolta di Stonewall, della lotta per i diritti civili, ma anche quelli del boom economico e del consumismo. 

Per parlare di Woodstock ho fatto molte ricerche su siti internet storici che ne hanno parlato, ma ho anche guardato alcuni documentari tra cui il film originale del 1970 e Woodstock: 3 Days that Changed Everything.

Lavorando su questo progetto ho imparato molto sui movimenti culturali degli anni 60 e la ricerca mi ha reso più curiosa sull’impatto che la società e la voce del popolo possono avere sulla politica e sul progresso. I giovani nati negli anni dell’oppressione e dei totalitarismi mi hanno insegnato l’importanza delle proteste e dell’opinione pubblica.

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La Casa de Pere Milà

Para estudiar el tema del modernismo y la arquitectura del siglo XIX en Barcelona, la profesora de español asignó a la clase, divididas en grupos ,una serie de artistas. Mi grupo se encargó de crear una guía turística de Barcelona a través de las obras de Gaudí.

Antoni Gaudí i Cornet fue un arquitecto catalán y uno de los mayores representantes del Modernismo. Sus obras son únicas porque fue capaz de incorporar estructuras innovadoras inspiradas en la naturaleza y un simbolismo muy profundo, a veces vinculado a la tradición de la religión católica.

En el grupo nos hemos repartido algunas de las obras más importantes para investigar un poco sobre ellas. Yo me concentré en la Casa Mià, también conocida como la Pedrera. Es la última obra civil de Antoni Gaudí, empezada en 1906 y terminada en 1912. El apodo de “La Pedrera” se debe a su exterior, en el que se utilizó mucha piedra.

Además, dada mi pasión por los gráficos digitales, creé un pequeño panfleto para representar nuestra visita.

Me ha gustado este proyecto porque me ha permitido profundizar en un tema con el que no estaba muy familiarizada como el Modernismo español y la arquitectura de Gaudí. ¡Estoy impaciente por ir a Barcelona y ver todas estas majestuosas obras en persona!

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Dialogo della Natura e della Generazione Z

Durante il quarto anno è stato proposto ad alcune classi della mia scuola il Progetto Diderot “Le mie impronte sul pianeta” come PCTO. La mia classe lavorò insieme, nello specifico io mi occupai della creazione delle presentazioni dei dati del progetto. Il progetto era basato sulla risoluzione dei casi di studi, in ambito ambientale e riguardo la “Carbon Footprint” emessa da tutti noi. La classe ha elaborato dei documenti nei quali vengono rappresentati i dati ricavati durante lo studio dell’impatto ambientale delle nostre azioni.

Attraverso questo progetto ho compreso le problematiche della sostenibilità ambientale in relazione alle scelte dei singoli e le scelte collettive, e quale sia l’importanza di assumersi responsabilità personali in rapporto a problematiche di portata globale.

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Un podcast in cerca d’autore (PCTO)

Durante il quarto anno la mia classe è stata accompagnata da Urban Lab e Conexus per il progetto di PCTO. Divisi in gruppi, ci siamo dovuti occupare della realizzazione di un episodio di un podcast riguardo al cambiamento climatico e delle risposte della città di Torino. Gli incontri preliminari alla realizzazione pratica del progetto mi hanno insegnato molto riguardo al mondo dei podcast e del giornalismo digitale. In seguito ai diversi incontri con giornalisti, divulgatori scientifici, esperti di montaggio audio e di podcast ho imparato che: i realizzatori di podcast non dovrebbero concentrarsi solo sui contenuti ma anche su come trasmetterli e su come trattenere l’attenzione dell’ascoltatore; ho compreso il duro lavoro che sta dietro ad un’intervista ed al lavoro digitale di composizione di un documento audio. 

Nello specifico, il mio gruppo si è occupato del primo episodio della serie podcast “Cemento Verde”. Dunque abbiamo introdotto il progetto ed i lavori ambientali programmati sulla zona di Piazza Maria Ausiliatrice. Personalmente, ho registrato le interviste e montato gli audio e le diverse parti dell’episodio. Per questo, ho lavorato con il sussidio del programma Audacity, il quale viene utilizzato da molti professionisti del settore. Lavorare su questo progetto è stato molto utile perchè mi ha fatto scoprire una passione per la creazione di contenuti audiovisivi. Da sempre ho apprezzato il lavoro degli operatori e montatori cinematografici, televisivi e digitali, ma attraverso questo progetto è aumentato il mio rispetto per loro.

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Presentazioni di sangue

Verso la fine del quarto anno, è stata assegnato alla mia classe una ricerca su un specifico sistema o apparato del corpo umano. Al mio gruppo venne assegnato il sistema cardiocircolatorio.

In quanto tre ragazze per niente portate per le materie scientifiche, la ricerca che abbiamo fatto è stata molto ardua ed intensa. Oltre che al libro, ci siamo affidate a dei siti web medici per approfondire la nostra conoscenza.

Qualche mese prima avevo affrontato l’argomento durante le mie lezioni di biologia in Irlanda, specialmente quello del sangue. Per questo ho deciso di occuparmi specificamente di questo concetto e delle patologie che hanno a che vedere con il sangue.

Questo progetto mi ha aiutato molto ad approfondire le mie conoscenze scientifiche, specialmente di un argomento a cui ero già molto interessata.

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Mastro don Stellantis (PCTO)

L’Anna del 2021 non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato possibile per lei apprezzare un progetto imprenditoriale. Sicuramente, avevo interessi differenti, ma il lavoro di PCTO realizzato con Stellatis si è rivelato come uno dei miei preferiti. 

Le prime lezioni dedicate all’argomento sono state incentrate su delle esercitazioni per calcolare i costi e ricavi di un’azienda. Io non sono mai stata appassionata dell’economia, e temevo che questo progetto sarebbe stato troppo fuori dalle mie corde.
In realtà, non appena venne presentata la parte pratica rimasi da subito impressa dalla libertà creativa che avremmo avuto. L’obiettivo era di suddividersi in gruppi e creare un business plan per un’azienda immaginaria, fondata ed ideata interamente da noi studenti. 

Il mio gruppo ideò uno smartwatch ed un’applicazione per esso, in grado di regalare dei premi in base alle prestazioni fisiche del cliente. Oltre ad aver contribuito all’ideazione e progettazione del prodotto, mi concentrai specificamente sulla creazione della presentazione fatta con Slides (Google).  Questo fu uno dei progetti che mi fece appassionare alla progettazione di presentazioni, infatti da quel momento in poi ho colto ogni occasione per lavorare sulle slides, che siano Powerpoint, Canva o Slides. Inoltre, ho imparato molto anche per quanto riguarda tutti gli aspetti logistici di un’azienda e ho compreso delle nozioni in più rispetto all’economia che sta dietro ai costi, ricavi e fatturati.Quando il mio gruppo presentò il progetto ai referenti, fu un gran successo. Tra tutti quelli ideati dalle persone della mia classe, Fire Fitness Company (la nostra azienda) fu la preferita e più adatta a diventare un progetto reale.
Oggi, vado molto fiera del lavoro che ho fatto durante il PCTO con Stellantis e riguardo la mia esperienza con grande soddisfazione.

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