ANIMAZIONE CENTRO ESTIVO

Quest’estate ho fatto l’animatrice presso l’Oratorio Don Bosco di Rivoli.

Luogo che frequento sin da quando sono piccola.

È da tre anni che sono diventata animatrice li, e mi sono sempre occupata dei bimbi di 1-2 e 3 elementare.

Come esperienza è molto arricchente, a me fare l’animatrice piace proprio tanto soprattutto relazionarmi con persone diverse ogni giorno.

Mi sono affezionata molto al mio oratorio, a chi ne fa parte e ai bimbi che lo frequentano ogni estate.

Mi sono sempre messa a disposizione per qualsiasi cosa, soprattutto avendo un gruppo di bimbi molto piccoli la cosa mi sembrava molto più interessante.

I primi anni sono stati stupendi, quest’ultimo un po ‘ meno; le cose sono cambiate decisamente da quando ad esempio facevo l’animata oppure durante il mio primo anno da animatrice.

Molti animatori se ne sono andati qualche anno fa ne sono rimasti alcuni ma la maggior parte sono coloro che non conoscono bene l’ambiente e di esperienza ne hanno fatta poca.

Ma nonostante ciò gli anni che ho passato lì sono stati i più belli.

Ogni venerdì il mio oratorio propone una gita in piscina con tutto l’oratorio, e ogni animatore ha il compito di tenersi il proprio gruppetto della propria equipe e seguirlo fino a fine giornata.

Non è così semplice ed è molto stancante, ma si attiva una sorta di protezione, che ti invoglia ancora di più a seguire i bambini e ad avere molta responsabilità.

Un’altra gita fuori porta è stata allo zoom, siccome seguivo una equipe di bimbi molto piccoli, ci è sembrato carino farli andare lì e fargli fare altri tipi di esperienze.

Insomma animare riempie il cuore di gioia, fa crescere umanamente, insegna molto, difatti bisogna accogliere sempre le proposte fatte da chiunque anche dal più piccolo, ma qualcosa lo si impara sempre. 

È un bel mondo.

Fare l’animatrice è sempre stato il mio sogno,ma soprattutto è stato quel campanellino d’allarme che mi ha fatto capire ancora meglio, che la mia strada da percorrere in futuro è proprio questa.

Stare affianco ai bambini e dargli qualcosa di me ogni momento.

BIBLIOTECA CAA

Insieme alla professoressa di scienze umane abbiamo iniziato un progetto in base agli studi che abbiamo fatto durante questo quinto anno.

Questo progetto lo abbiamo impostato nella biblioteca che abbiamo a scuola.

La CAA è l’abbreviazione di “comunicazione alternativa aumentativa” ovvero quell’insieme di conoscenze,tecniche, strategie e tecnologie atte a semplificare ed incrementare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, principalmente nella comunicazione verbale e orale.

Queste difficoltà si possono avere a causa di patologie cognitive o acquisite nel tempo.

Durante questo nostro progetto abbiamo stampato tantissime immagini da attaccare in biblioteca per ogni sezione della materia,quindi ad esempio per spiegare a chi non sa leggere qual è la sezione di italiano, abbiamo stampato la bandiera dell’Italia, un libro e li abbiamo accostati. 

Questo permette a chi non sa leggere di sapersi muovere nella biblioteca e capire meglio cosa gli sta attorno.

Questa tecnica è utilizzata anche per gli stranieri che magari non conoscono la nostra lingua.

Devo dire che anche se con molto impegno e costanza, la biblioteca è venuta molto bene ed è assolutamente inerente al mio percorso di studi, in futuro quando mi troverò davanti una persona che non saprà leggere perchè avrà difficoltà, saprò come rimediare.

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