Colle Don Bosco

Il quinto anno i professori hanno deciso di portarci al colle don bosco a circa un’ora da Torino. Ci siamo fermati su solo due giorni, ma anche se è stato poco mi sono divertita tantissimo è stata un’esperienza ancora più bella perché eravamo in tanti, c’erano tutte le sezioni del triennio (3°,4°,5°). Il primo giorno non abbiamo fatto molto, anche perché siamo saliti tardi e ormai era sera, abbiamo cenato tutti insieme e poi abbiamo fatto qualche gioco organizzato dai professori. Il secondo giorno invece è stato pieno di emozioni, una giornata particolarmente intensa. Divisi a gruppetti abbiamo ascoltato storie di persone diverse. Io e il mio gruppo siamo partiti ascoltando la storia di una giovane suora, di come ha scoperto l’amore per dio e di come gli altri hanno reagito a questa sua decisione compresi amici e genitori. Personalmente è stata una storia particolarmente toccante, che mi ha fatto riflettere molto. Questa giovane ragazza ha passato un’adolescenza molto difficile, bullizzata dai suoi compagni di classe e poco calcolata dalla famiglia, si sentiva sola e l’unica cosa che la faceva stare bene era continuare a frequentare l’oratorio, perché era l’unico posto dove si sentiva sé stessa. Trascorsi i 5 anni di liceo conobbe un ragazzo di cui se ne innamorò e con cui ebbe una lunga relazione, un giorno mentre erano a cena in un ristorante a Palma de Maiorca lei si dichiarò e gli disse che sarebbe voluta diventare suora e che era già da un po’ di tempo che ci stava pensando. La seconda storia che abbiamo ascoltato è stata quella di un giovane ragazzo e della sua passione per i videogiochi, voleva diventare un videogamer e tutti i suoi amici e parenti lo giudicavano sempre male, fino a quando riuscì a raggiungere i suoi obiettivi. L’ultima storia è stata la più bella di tutte. A parlare era una giovane mamma di un bambino adottato. Ci ha raccontato di tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare per riuscire a portarselo a casa. Tra tutte le procedure e a causa del Covid passò circa un anno o forse poco più prima che il bambino potesse conoscere la sua famiglia, una storia che mi ha toccato molto perché un mio grande sogno sarà poter adottare un piccolo bimbo. Finita questa grande avventura nella storia degli altri tutti i gruppi si sono riuniti, intanto la situazione era bellissima, dalla piccola collina vedevamo tutto il panorama con il sole che stava per tramontare, arrivò la sera e il cielo era ricoperto di stelle. Per un po’ ci siamo fermati tutti ad osservarle perché uno spettacolo simile è molto raro in città, quasi impossibile e poi c’era una pace, un silenzio, l’unico rumore che si poteva sentire era il suono dei grilli. La sera abbiamo fatto qualche altro gioco e l’indomani dopo la messa siamo ripartiti per tornare a casa.

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