L’INIZIO O LA FINE?

È proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia
Daniel Pennac

Se c’è una cosa che ho davvero imparato quest’anno è la difficoltà del dire addio.

Non ci può preparare in nessun modo, nessuno ti può insegnare come farlo, ti ci ritrovi e basta. Un secondo prima sei sui banchi di scuola con i compagni di classe a ridere e scherzare su quanto sia lontana la fine della scuola e in un battito di ciglia sei abbracciato a quei stessi compagni mentre senti suonare la campanella che segna la fine dell’ultimo anno di scuola della tua vita.

Non importa quanto ti sei ripromesso di non piangere e di sembrare forte, in quel momento sei un fiume in piena di emozioni e i ricordi degli ultimi 5 anni si affollano nella tua mente. Ti guardi attorno e vedi riflessi nelle facce del tuoi compagni il tuo stesso sorriso pieno di speranza e paura per il futuro, ma noti anche qualcos’altro nello sguardo di tutti, un’unica domanda, alla quale tu stessa non riesci a darti una risposta: “E’ davvero finito tutto?”

E in quel momento il tempo si ferma. 

Ti sembra quasi di non riuscire a respirare talmente è travolgente il sentimento che provi, la gola si secca e ti ritrovi lì, fermo in mobile ad aspettare. 

Non sai neanche tu cosa, ma sei lì.

Aspetti che qualcuno ti dica cosa fare, cosa dire, dove andare, aspetti che qualcuno ti faccia un segno e ti indichi la via, e invece niente.

Sei circondato da moltissime persone, ma allo stesso tempo ti senti solo, la tua mente si svuota completamente per poi essere inondata da una marea di domande sul tuo futuro, sulla tua vita e su cosa ti aspetta, fino a che qualcuno non ti prende per mano e ti trascina in un abbraccio.

Tutta la l’angoscia e la paura che ti attanagliavano spariscono in un secondo, ti riguardi intorno e realizzi che le persone che ti stanno stringendo non sono dei semplici compagni di classe, sono diventati amici, quasi una famiglia e sono coloro con i quali hai condiviso un percorso e camminato insieme per 5 anni.

Compagni di scuola non ci si sceglie ma ci si diventa, compagni di vita invece si decide di diventarlo. 

Non è un addio quindi, ma un arrivederci, un “ci vediamo dopo”, abbiamo condiviso troppo per lasciarci andare ora. 

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