E IL MIO FUTURO?

“La domanda mi devasta”

Zero Calcare – Strappare lungo i bordi

Ultimamente sembra diventata la missione della mia vita rispondere a questa domanda.

Anche in questo momento mentre sto scrivendo questo articolo sento le sinapsi del mio cervello scollegarsi ad una ad una nella speranza di evitare di trovare una risposta, perchè è questo che sto facendo da parecchi mesi a questa parte: minimizzo, rispondo con frasi vaghe e reindirizzo la conversazione su un terreno neutrale in modo da non pensarci. 

La verità è che me la sto facendo sotto. 

La paura di sbagliare è talmente pressante che preferisco rimandare fino a che non è troppo tardi, scelgo di non scegliere come direbbe il filosofo Søren Kierkegaard, e aspetto che succeda qualcosa, qualsiasi cosa.

Finisco per essere come Zeno Cosini, un inetto travolto dagli avvenimenti della vita, dando potere del mio futuro agli altri.

La verità è che non so cosa fare della mia vita.

Ascolto tutti i miei coetanei raccontarmi del loro futuro, dei loro piani, dei loro progetti di vita e tutti sembrano così sicuri di loro stessi che mi sento inadeguata.

Mi sento bloccata tra ciò che ero e ciò che potrei essere e non so cosa fare.

Il consiglio che ricevo più spesso è: “Fai qualcosa che ti renda felice”, ma come faccio a sapere che cosa è? 

Esiste davvero un momento in cui una persona realizza di essere veramente soddisfatta di se stessa, senza dubbi o insicurezze? Non saprei rispondere a questa domanda, ma ora capisco perchè Maslow ha deciso di inserire proprio l’autorealizzazione in cima alla “piramide dei bisogni” e non il denaro o degli oggetti materiali.

L’obiettivo finale sembrerebbe essere quello di realizzare a pieno le proprie potenzialità, di imparare scalare a poco a poco questa piramide, che sembra insormontabile vista da quaggiù, ed essere in gardo di arrivare in cima.

E così che ho realizzato che non  si può vivere il futuro proiettandosi in una visione di se stessi senza viverne ogni momento.

Ogni giorno diventa una sfida quotidiana per diventare una versione migliore di noi stessi, sono i momenti che compongono la nostra vita, non la meta finale.

Così ho deciso di vivere la mia avventura, un passo dietro l’altro, uno per volta, per non perdermi nessun momento di questa mia fantastica vita che mi è stata concessa. 

Magari questa non è la risposta o la starda giusta per me, però so che è una decisone che ho preso io e so che mi porterà lontano. Forse cambierò percorso, prenderò scorciatoie o inciamperò, ma qualsiasi cosa accadrà la affronterò con coraggio, perchè so che non sono sola in questo cammino.

Qualunque sia il fine della mia vita, so che lo sto cercando e non mi fermerò fino a che non lo avrò trovato.

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