La fusione è la reazione nucleare che avviene nel sole e nelle altre stelle, con produzione di una enorme quantità di energia: due nuclei di elementi leggeri, deuterio e trizio, a temperature e pressioni elevate, fondono formando nuclei di elementi più pesanti come l’elio con emissione di grandi quantità di energia. I due nuclei possono fondersi solo a distanze molto brevi e affinché questo accada è necessario che la velocità con cui si urtano sia molto alta, dunque la loro energia cinetica e quindi la temperatura deve essere molto elevata.
Dicevamo che in fabbrica questo è impossibile perché per la fusione serve un contenitore, ma finora la soluzione a campo magnetico ha sì portato al progresso… ma non alla soluzione. Per una bomba però… questo è un  problema inesistente.
Dopo Fat Man e Little Boy le bombe a fissione non sono più in produzione per un semplice motivo. Con Hiroshima e Nagasaki hanno raggiunto il limite di potenza. Se aggiungessi troppo plutonio per creare un esplosivo maggiore la bomba mi esploderebbe in mano oppure esploderebbe in anticipo risultando inefficace. Quindi il problema è semplicemente che cercavano un’arma più potente. Ed ecco le bombe termonucleari, le bombe H, all’idrogeno. Per questi ordigni si utilizza un secondo stadio di reazione, la fusione per l’appunto.
L’obiettivo è schiacciare insieme gli atomi di idrogeno nello stesso processo che alimenta il sole. Quando questi atomi relativamente leggeri si uniscono, scatenano neutroni in un’ondata di energia distruttiva. Un’arma a idrogeno utilizza un’esplosione iniziale di fissione nucleare per creare un impulso tremendo che comprime e fonde piccole quantità di deuterio e trizio, tipi di idrogeno, vicino al cuore della bomba. Gli sciami di neutroni liberati possono provocare la reazione a catena esplosiva di uno strato di uranio avvolto attorno ad esso, provocando un’ esplosione molto più devastante della sola fissione dell’ uranio.
Ma non è finita. Quest’arma  ha una particolarità. Si perché se le bombe come fatman o little boy hanno una potenza limitata a massimo 20 chilotoni, e come dicevo prima non posso andare oltre. Potremmo dire che a differenza delle bombe a fissione, le bombe a fusione sono potenzialmente illimitate, cioè puoi mettere quanto elio, trizio o qualunque altro materiale vuoi. Più ne metti e più è grossa.
Little Boy, la più potente tra le due bombe lanciate, arrivava a 20 kilotoni. Per capirci, 1 solo chilotone corrisponde a 1*10^6 kg e 20 kilotoni sono 2*10^7 kg. Ma le bombe di oggi arrivano a 50 megatoni, non kilotoni, megatoni! Ma 1 kiloton corrisponde a 0,001 megatoni. 50 megatoni sono 50.000 kilotoni! Esageriamo: in chilogrammi sono 5*10^10, ossia 50.000.000.000 kg.
Facendo un rapido calcolo, se venisse lanciata su Roma colpirebbe da Latina a Civitavecchia. Ma non dico distruggerebbe… no, dico polverizzerebbe a temperature di 20 milioni di gradi centigradi…
Oggi questi mostri sono fuori produzione anche perché l’unico modo per lanciarli era da bombardieri pesanti e i lanci erano imprecisi anche perché tanto con simile potenza… ndo cojo cojo…
Oggi invece si usano testate atomiche inserite dentro dei missili, questo perché i missili sono guidati ed estremamente precisi. La potenza è inferiore. è vero, ma la precisione è millimetrica. Le armi guidate rimangono disarmate fino a pochi istanti prima dell’impatto, per permettere al missile di seguire la traiettoria. Negli ultimi istanti però si arma. La traiettoria è ormai impostata e dunque la precisione non diminuisce. Il vantaggio è che il missile può essere intercettato e fatto esplodere in aria mentre non è ancora armato, evitando così l’esplosione nucleare.
Oggi i paesi che possiedono un arsenale nucleare sono gli Stati Uniti e la Russia con circa 12.000 armi nucleari in due, seguiti da Cina, Francia, Gran Bretagna, Pakistan, Israele, India e Corea del Nord. E l’Italia? Ni. Sul territorio Italiano ci sono un paio di decine di missili nucleari nella base aerea di Ghedi e ad Aviano, ma sono di proprietà della NATO, che usa la base solo come deposito.

    PAGE TOP