Ultimo anno, ultima grande gita di classe! Quest’anno in realtà l’arrivo della comunicazione della gita ha scatenato un po’ di polemiche rispetto all’anno precedente. Le motivazioni erano essenzialmente due. La prima è stata l’esclusione di Barcellona dalle possibili mete e al suo posto l’inclusione della Toscana come rimpiazzo. La seconda era il prezzo. Ben 700€ a testa solo per 4 giorni a Parigi, e circa 300€ per il campeggio in Toscana. Tra le due opzioni quella per la quale ho votato io è stata la Toscana, per ragioni di prezzo e… perché mi sembrava quella più avventurosa! Ma in gita ci sarebbero stati non solo noi… anche quelli della 5B e anche grazie ai loro voti… abbiamo scelto Parigi. Alla fine, l’importante era stare tutti insieme, perciò nessun problema.
La parte più tosta… le 12 ore di viaggio ovviamente. In realtà rimasi sorpreso dal treno perché mi aspettavo senz’altro un TGV e invece eravamo su un Frecciarossa… ma niente di cui lamentarmi, anzi!
Parigi si è presentata come una città estremamente affollata e nel periodo in cui siamo andati noi la città era in rivolta e quindi molte zone sembravano ancora più affollate. Ma sempre per lo stesso motivo sembrava una città ancora più sporca del previsto. In effetti, la protesta riguardava i netturbini, che sostanzialmente non lavoravano, indi per cui i rifiuti venivano lasciati nei vicoli parigini che erano per questa ragione chiusi al passaggio!
Il primo giorno il tempo rimasto era poco. Abbiamo visto velocemente l’Ille de Cité, la magnifica isola centrale dove ebbe inizio la storia di Parigi. Io e Kelly in un momento libero abbiamo fatto una bella passeggiata lungo la Senna ed è impressionante come fiume! Diciamo che il suo equivalente italiano può essere il Po oppure il Tevere ma… è davvero enorme come corso d’acqua!
Ma forse quello che più mi ha colpito, in negativo però, è il gigantesco cantiere che circonda Notre Dame de Paris. Vederla ancora annerita dalle fiamme faceva piangere il cuore. Ma il cantiere che era stato creato era qualcosa di incredibile. Basti pensare che sul retro sono stati costruite delle unità abitative temporanee apposta per gli operai e gli architetti addetti ai lavori.
La sera abbiamo auto però un incontro ravvicinato con la cucina francese… ma non quella stellata! Diciamo che la mensa che ci ha fornito il cibo aveva un’idea un po’ tutta sua in ambito culinario.
L’hotel invece si trovava alle spalle della Stazione Gare Du Nord. Ero al penultimo piano in stanza con i miei grandi amici, Andrea, Kelly e Alessandro. Andre e Ale hanno preso i letti singoli mentre io e Kelly il divano letto, davanti alla finestra che dava sulla strada. La vista ricordava molte le tipiche scene dei film parigini! Ma soprattutto abbiamo constato un fatto. Il film Ratatouille è tratto da una storia vera, e abbiamo conosciuto Remì! Cioè… avevamo degli amatissimi Topolini che giravano per l’hotel…
Ma alla fine cosa mi ha colpito di più di Parigi? In realtà sono tre cose. La prima è chiaramente il Louvre… anche se sia in negativo… che in positivo. In positivo per la gigantesca quantità di meraviglie che abbiamo studiato durante l’anno e che abbiamo ritrovato nel museo. Le opere dei più grandi artisti erano tutte quante lì, come “La Zattera della Medusa” o “La Libertà che Guida il Popolo”. O anche la “Morte di Marat”.  In negativo sicuro la “Gioconda” che non mi ha mai comunicato nulla e non comprendo come sia possibile che ci fosse tutta quella fila… Io alla fine mi sono fatto fare una foto insieme ad Andrea davanti al “capolavoro” di Da Vinci. Ma non una foto qualunque… no! La foto con la maglia di Napoli e Bologna a far da contorno alla Monnalisa, le squadre che tifiamo rispettivamente Andrea e io. Altra cosa che non ho apprezzato del museo è il grande baccano e la grande calca che si genera e che impedisce di poter ammirare bene le opere d’arte presenti.
Seconda cosa che mi ha sorpreso di Parigi è “La Defance”, il quartiere commerciale della città. In realtà è semplice. Sono le sedi delle più grandi imprese di Francia e internazionali con sede a Parigi, che ereggono i loro grattacieli e ne fanno la sede centrale. Però l’ambiente moderno che si crea fa da contrasto alla parte storica di Parigi e ammetto che non mi è dispiaciuto, anzi, mi ha sorpreso.
Ultima chicca, ma non per importanza, è la Tour Eiffel. Sembra banale e lo pensavo anche io… eppure mi ha lasciato davvero esterrefatto. È qualcosa di enorme, gigantesco, ma spettacolare. Siamo saliti in cima la sera, con la torre accesa e abbiamo potuto ammirare la città dall’alto e garantisco che… è davvero enorme!!
Alla fine è vero che la gita poteva sicuramente essere preparata meglio, è vero che non era la meta che speravamo di più ma… alla fine è stato un gran bel momento che abbiamo passato insieme come classe, pochi mesi prima di separarci per dar la possibilità ad ognuno di noi di intraprendere la sua strada.

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