Ho sempre amato viaggiare per conoscere il mondo. Da piccola non sono andata molto all’estero con i miei genitori, però già alle medie, guardando documentari e programmi vari in televisione, desideravo girare il mondo, conoscere culture nuove, provare nuovi cibi, imparare nuove lingue. Non ho mai pensato di andare a vivere all’estero, ho sempre voluto solo viaggiare, ma restare comunque in Italia, a Torino. È così che ho deciso di studiare le lingue straniere. Il cinese soprattutto mi ha interessato fin da subito: completamente nuova, estranea quasi alla nostra cultura, originale. Tornassi indietro sceglierei di nuovo le lingue che ho studiato. Mi piacciono e voglio approfondirle anche all’università.

Grazie all’indirizzo che ho scelto ho avuto la possibilità di viaggiare moltissimo fin dal secondo anno. Sono andata prima in Spagna, poi in Cina, in Inghilterra e poi di nuovo in Spagna. L’ultimo anno abbiamo addirittura girato tre Paesi per visitare i luoghi significativi dell’Unione Europea: Francia, Belgio e Lussemburgo.

Questi viaggi mi hanno formato, soprattutto l’esperienza in Cina. Sono entrata in contatto con una società realmente diversa dalla nostra. Al contrario, gli altri Stati sono più vicini a noi e di conseguenza le culture hanno molti aspetti in comune con quella italiana.

Tuttavia, grazie all’insieme di queste esperienze ho potuto migliorare il mio livello linguistico in tutte e tre le lingue, ho avuto la possibilità di rapportarmi con persone straniere, visitare architetture di diversi stili, vedere importanti siti storici, primo fra tutti Stonehenge in Inghilterra.

Adesso sono ancora più convinta della mia scelta per il prossimo anno perché le lingue straniere mi affascinano e ancora di più vengo colpita da tutte quelle persone che sono capaci di parlare perfettamente più idiomi. È una potenzialità che desidero assolutamente sviluppare e i viaggi mi sono stati d’aiuto per convincermi di questa scelta.

 

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