Sport -più di un passatempo-

Quella che provo per lo sport è da sempre una forte passione. Sport per me significa avere modo di mettersi alla sfida, di provare le brezza di un’azione di squadra o una brillante giocata individuale.

Preciso che il mio sentimento è per l’entusiasmo di poter praticare lo sport, sia esso il basket (il mio sport prediletto), gli scacchi o la pallavolo.

Nonostante possa suonare strano, nelle vesti di tifoso ho sempre trovato intere partite sportive come estremamente noiose. Perciò, da quando ne ho memoria, mi chiedo come possano i tifosi di calcio (senza dubbio i più chiassosi tra i fan sportivi) voler ogni anno percorre tragitti lunghi chilometri per veder giocare i loro idoli? E cosa possa renderli tali ai loro occhi? Dopotutto, si tratta di uno sport giocato a livelli ai quali, quantomeno la maggior parte di loro, non è mai arrivata né mai arriverà.

Eppure, con il senno di poi capisco. Ciò che provano è lo stesso che io non posso fare a meno di provare davanti alla visione della saga del pugile Rocky Balboa o alle leggendarie narrazioni di campioni come Micheal Jeffrey Jordan che Federico Buffa ci regala di tanto in tanto.

Questa è la magia dello sport. Capace di trasportarci al trove e farci vivere, sia pure per qualche istante, la tempesta di emozioni provate al segnare di un goal da parte di quei campioni che si fanno paradigma dei sogni di chi li guarda vincere. Alla fine, forse invidio un po’ quei tifosi così chiassosi…

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