competenze alfabetiche funzionali,  competenze funzionali, sociali e capacita a imparare a imparare,  competenze in materia di consapevolezza e espressione culturale

Com includere gli altri : la C.A.A.

L’acronimo C.A.A. sta per Comunicazione Aumentativa Alternativa, concretamente è un insieme di
strategie, conoscenze e tecniche atte a semplificare e incrementare la comunicazione delle persone con difficoltà di vario genere, in particolare difficoltà di comprensione e produzione del linguaggio e di scrittura. Bisogna specificare che la C.A.A. è un metodo estremamente recente nato circa sessant’anni fa e che fa da supporto a tutte quelle persone impossibilitate per motivi clinici e non, a comunicare verbalmente. Una particolare attenzione va posta sulla parola supporto, in quanto la C.A.A. non ha l’intento di sostituire la comunicazione ma bensì, quello di supportarla.

La C.A.A. infatti, stabilisce di accompagnare al simbolo visivo, le PECS (Picture Exchange Communication System), un supporto del partner comunicativo quale la pronuncia ad alta voce. Tante PECS, infine, possono essere riunite in un quaderno, che li bambino potrà tenere a portata di mano, facilitando la comunicazione con le altre persone.

Durante questi mesi, noi studentesse della classe quinta Scienze Umane, abbiamo intrapreso, un tirocinio che prevedeva la costruzione di un quaderno C.A.A.. L’obiettivo finale è quello di trasmettere la conoscenza di questo modo e donare il quaderno da noi preparato.

INSERIRE IMMAGINE QUADERNO CAA!


Il quaderno, perché sia uno strumento efficace, deve essere organizzato in sezioni, una per ogni
materia. Nello specifico noi abbiamo preparato un quaderno per bambini con un’età compresa tra i 6 e
gli 11 anni, le sezioni erano dedicate alle regole, alle materie, ai numeri, alle lettere e agli ambienti. Abbiamo plastificato le PECS e attaccate al velcro in ogni sezione. Il velcro permette di staccare e ricollocare le PECS per la costruzione di frasi in totale autonomia.

Durante questa attività, abbiamo imparato a conoscere la disabilità e a dare una
risposta a come noi, future insegnanti, potremo essere inclusive nel vero senso della parola.
Parliamo di vera inclusività, spesso la disabilità è vista ancora come un mondo parte, e non parte del mondo.

Questa esperienza ci ha regalato tanta soddisfazione e tanta consapevolezza rispetto alle piccole-grandi realtà di cui non si parla tanto!

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