Human Youngle

Oggi vi voglio parlare di un progetto che mi ha colpito profondamente: “Human Youngle”. Durante il mio percorso di scoperta, ho avuto il privilegio di sperimentare questa rete nazionale di ascolto e counseling online (un processo che mira a migliorare la qualità di vita del cliente, sostenendo e sviluppando le potenzialità della persona, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta), un’esperienza che mi ha aperto gli occhi su una realtà tanto vicina quanto sconosciuta.

Il fulcro di “Human Youngle” è la peer education (educazione tra pari), che si concretizza in una piattaforma digitale di messaggistica dove i ragazzi possono comunicare con coetanei provenienti da diverse realtà e condizioni di vita. Questi giovani operatori, adeguatamente formati e supportati da esperti psicologi, offrono un ascolto attento e privo di pregiudizi.

Il mio approccio a “Human Youngle” è stato pervaso da una curiosità inesauribile. E devo ammettere che sono rimasto affascinato dall’importanza del dialogo tra pari e dalla potenza dell’ascolto senza giudizio. Ho imparato che molte delle difficoltà giovanili di cui sentiamo parlare nei media sono molto più vicine di quanto si possa immaginare.

Attraverso questo progetto, ho avuto l’opportunità di mettere in pratica le competenze apprese sui libri: ho sperimentato il valore della comunicazione e ho imparato a gestire situazioni complesse con intelligenza e professionalità. Ho collaborato attivamente con altri studenti nella gestione delle chat, affrontando temi delicati e promuovendo la sensibilizzazione su problematiche di grande rilevanza.

Tuttavia, devo essere obiettivo: “Human Youngle” ha mostrato alcune criticità nel suo percorso di sviluppo. È evidente che il progetto si trova ancora in una fase embrionale e necessita di ulteriori miglioramenti. La gestione delle attività online, specialmente durante la pandemia, si è rivelata una sfida non indifferente, con la fatica di mantenere la concentrazione davanti a uno schermo per lunghe ore e le difficoltà tecniche che ne derivano.

Nonostante ciò, ritengo che “Human Youngle” mi abbia offerto un’esperienza arricchente. Ho acquisito una maggiore consapevolezza delle dinamiche della comunicazione, sia orale che digitale, e ho imparato preziose strategie per affrontare conflitti e situazioni delicate.

Guardando al futuro, credo che sia necessario un lavoro continuo per migliorare “Human Youngle”. È fondamentale affrontare le sfide della gestione delle attività online, coinvolgendo attivamente gli studenti e diffondendo massivamente il progetto. Solo così “Human Youngle” potrà raggiungere la sua piena maturità e offrire un sostegno efficace a chi ne ha bisogno.

In conclusione, sono grato di aver partecipato a “Human Youngle” e di aver avuto questa opportunità di apprendimento. Tuttavia, mi sento responsabile di sottolineare che il progetto necessita di ulteriori sviluppi per raggiungere il suo pieno potenziale. Spero che l’impegno e la dedizione delle persone coinvolte possano portare a una futura versione di “Human Youngle” ancora più gratificante e impattante per i giovani di tutto il paese.

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