Giro del mondo in 80 giorni
One, two, three, all my boys and girls
We gonna party like it’s the end of the world
Lets get it started (hey!)
Started (hey!)
Started (hey!)
Whoa oh
Waitin’ all week and it’s Friday night
We’re gonna get dressed up
For the time of our lives
Let’s get it started (hey!)
Started (hey!)
Estratto dal brano di Big Time Rush “Big Night”
Il tutto è partito da un perché no? Questa fu la domanda che mi posi quando la scuola propose tra le attività extracurriculari teatro, supervisionata dal professor Civitano e la professoressa Toso. Sin da piccolo sono sempre stato attratto da questo mondo grazie anche a molte serie tv e film. E in questi ultimi due dopo la pandemia ho deciso di mettermi alla prova attraverso corsi di teatro a scuola, lungo tutto il percorso accademico che si concludono con uno spettacolo a fine anno. E come immaginavo è davvero stata un’attività che mi è piaciuta. All’inizio di questo percorso abbiamo definito ciò che erano gli obiettivi che volevamo raggiungere grazie a esso. Poi inizialmente ci siamo dedicati a esercizi per conoscerci meglio e sbollire la tensione. Fino a che non arrivò il giorno in cui ci hanno comunicato che spettacolo avremmo inscenato, ovvero “Il giro del mondo in 80 giorni”. Quando mi dissero che avrei interpretato Passe-partout rimasi perplesso ma, nonostante i dubbi iniziali ero pronto a mettermi alla prova.
Dopo aver passato mesi a studiare arrivo il giorno dello spettacolo, la sera del 7 giugno del 2022. Quella sera era davvero agitato, ma grazie al supporto di tutti andò tutto benissimo. Anche se per via dello scienziato, Phileas Fogg, la scena della mongolfiera stava per diventare un disastro, ma fortunatamente superammo anche quell’ostacolo.
Questa esperienza rimarrà per sempre nel mio cuore come uno dei ricordi più belli delle superiori. Da questa avventura ho imparato meglio ad affrontare l’ansia e migliorato la mia capacità di improvvisazione. Non potrò mai dimenticare i complimenti e saluti ricevuti alla fine dello spettacolo.
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