Stupito di che ? Non mi sono mai sentito tanto bambino

5 June 2023 Off By fmanzon

Quest’anno con l’arrivo di una nuova professoressa di Scienze Umane abbiamo avuto l’opportunità di svolgere un progetto di tirocinio con la scuola primaria e secondaria di primo grado. È stata un’esperienza unica e sicuramente molto apprezzata dall’intera classe di Scienze Umane.

Alle elementari abbiamo passato più tempo rispetto che alle medie e, anche grazie all’età dei bambini, l’attività è risultata più gratificante.

Il periodo si è articolato in tre momenti.

Un primo di osservazione, durante il quale abbiamo avuto modo di conoscere e imparare a relazionarci con insegnanti e studenti, potendo assistere le maestre e affiancando, in caso di necessità, i bambini.

Un secondo momento di condivisione in classe dove abbiamo avuto l’occasione e l’opportunità di confrontarci, anche con una psicologa, su eventuali disturbi di apprendimento,  a partire da situazioni meno gravi che presentavano difficoltà scolastiche come i DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) o i BES (bisogni educativi speciali)  ad arrivare a casi, anche non certificati, di disprassia (condizione che causa difficoltà nelle capacità motorie, nella coordinazione e a volte anche nel linguaggio) e di sindrome di down.

Per finire abbiamo avuto un ultimo momento, a mio parere di maggior gratificazione e apprendimento, dove abbiamo potuto organizzare due lezioni: una sui cinque sensi e una sulle parole.

La prima volta abbiamo spiegato tramite i frutti stagionali, come la banana, l’arancia e la mela, i sensi: l’olfatto per capire se il frutto fosse buono, il gusto per definirne il sapore, il tatto per dedurne la composizione e così via.

Con la seconda attività, invece, abbiamo scoperto quali parole si potevano creare con le sillabe della lettera f ( fa, fe, fi, fo e fu). Tutto tramite un laboratorio con la pasta di sale.

Entrambe le attività hanno avuto risvolti pratici, perché proprio come ci insegna la Montessori, uno dei pilastri della pedagogia, l’apprendimento incomincia dall’esperienza.

È stato formativo stare dalla parte dell’insegnante e capire le difficoltà che a volte questo ruolo comporta, l’impegno che ci vuole per preparare delle lezioni e il lavoro necessario una volta finita l’attività, come ad esempio ripulire tutti i banchi e sistemare i bambini.

Grazie a questo progetto ho potuto esercitare le mie capacità espositive cosa che sicuramente mi potrà essere utile per il mio esame di maturità.

Inoltre, se dalla scuola primaria mi è rimasto impresso l’entusiasmo di imparare, dalla scuola media sono stata colpita dal desiderio di partecipare e sono stata stupita e sbalordita dalla voglia di far parte della lezione che abbiamo avuto modo di presentare.

Nonostante non fossero in confidenza con noi, a causa delle poche volte in cui abbiamo partecipato alle lezioni, si sono dimostrati aperti e entusiasti a scoprire cosa avremmo potuto proporgli.

Hanno preso parte attivamente all’attività, in questo caso rivolta all’importanza della conoscenza della lingua italiana e inglese, attraverso l’utilizzo della musica.

Quest’esperienza è stata interessante e motivante e la possibilità di aver provato un lavoro in prima persona mi ha fatto quasi mettere in dubbio le mie scelte future.

Tutto lo stupore che ho accumulato durante questo tirocinio è solo comparabile a quello che si prova da bambini quando si scarta un nuovo regalo: non mi sono mai sentita tanto bambina!